Intervista alla Agenzia ADN Kronos in una fase cruciale del tentativo di Giuliano Pisapia di tenere aperto un varco per una possibile alleanza di tutto il centrosinistra
CENTROSINISTRA. ROLANDO: PISAPIA DOVRA’ RACCOGLIERE COCCI DOPO VOTO SICILIA/ADNKRONOS (1)
Esperto di comunicazione politica: leader Cp in campo saprà superare scontro Renzi-D’Alema
Roma, 24 set. (AdnKronos) – Da un lato uno scenario di scontro duro e imprevedibile, quello tra Renzi e gli anti-renziani, dall’altro le difficoltà del sistema politico nel suo insieme. E un centrodestra che, alla fine, dimostra capacità di ricompattarsi, senza troppi patemi; e ancora l’ascesa, che pare inarrestabile, della protesta targata Cinque Stelle. Per Giuliano Pisapia, l’ingresso, con il suo Campo progressista, nella politica nazionale “per dare una via d’uscita al centrosinistra, tracciando una strada che possa portare al governo, non è certo una impresa facile“, spiega in una intervista all’AdnKronos, Stefano Rolando, professore allo Iulm di Milano, dove si occupa di branding e di comunicazione politica, con un passato a Palazzo Chigi, dove ha diretto il Dipartimento per l’Editoria e poi, nel 2011, parte della campagna elettorale dello stesso Pisapia per le elezioni a Palazzo Marino.
Per Rolando, Pisapia “avrebbe potuto prender atto di questo contesto, e ritirarsi, ma è rimasto in campo“. “Ha deciso di non fare dietrofront – scommette l’esperto di marketing politico – credendo che sia possibile, per il centrosinistra che lui immagina, superare gli scontri personalistici, come ad esempio quello tra Renzi e D’Alema e arrivare alla creazione di un cantiere allargato, un cantiere di tutti, dal Pd, a quelli fuoriusciti dal Nazareno, senza dimenticare le realtà silenti della politica, come quelle liberaldemocratiche e cattoliche, e le espressioni del civismo“.
Un compito che dovrà necessariamente passare per la prova difficile del voto regionale siciliano: “Pisapia dovrà raccogliere i cocci dopo il 5 novembre – avverte Rolando – perché le elezioni siciliane saranno in ogni caso un disastro per il centrosinistra“. (segue)
CENTROSINISTRA. ROLANDO: PISAPIA DOVRA’ RACCOGLIERE COCCI DOPO VOTO SICILIA/ADNKRONOS (2)
Servirà esperienza Milano, dove Pisapia mette d’accordo Pd e sinistra
(AdnKronos) – A dar credibilità alla scommessa di Pisapia, per il professore della Iulm un dato da tenere presente: “A Milano, dove lui è andato al governo della città, c’era una situazione analoga a quella attuale, una sinistra con una cultura prevalente di opposizione, un Pd che rivendicava il suo ruolo e che era stato battuto alle primarie dallo stesso Pisapia, e infine un centro moderato, di tradizione socialista e laica, che voleva rispetto“.
“Ora, invece – spiega – la sua proposta politica vuole contrastare sia il renzismo, con l’ipotesi di lavoro, preponderante almeno fino al referendum dello scorso dicembre, che un solo leader, alla testa del Pd, di un solo partito, possa battere il centrodestra e i Cinque stelle”, sottolinea Rolando, ricordando che anche “la rigidità dei fuoriusciti dal partito democratico, che sembrano avere come unico obiettivo quello di combattere Renzi, non volendolo al tavolo per disegnare futuri scenari del centrosinistra“.
Un campo minato che “credo che Pisapia sia disposto ad attraversare“, accettando un periodo di passaggio “in cui anche la gente si chiede cosa stia facendo, in mezzo a questo scontro tra personalità, tra gruppi“. “Ma sono convinto – aggiunge – che lui punti al metodo, a creare alleanze politiche che possano far fronte alla destra risorgente, come in Sicilia, e ai Cinque stelle che accrescono consenso per la protesta diffusa nel paese“. (segue)
CENTROSINISTRA. ROLANDO: PISAPIA DOVRA’ RACCOGLIERE COCCI DOPO VOTO SICILIA/ADNKRONOS (3)
In Commissione giustizia vicino ad accordo con berlusconiani
(AdnKronos) – Rolando prova a descrivere il ‘modello Pisapia’, sottolineando come abbia dimostrato di essere un “uomo di di principi, ma duttile nel trovare soluzioni“. “A Milano – ricorda Rolando – la borghesia gli ha riconosciuto la capacità di gestire i problemi, mentre, durante il berlusconismo, quando era alla presidenza della Commissione Giustizia della Camera, trovò punti di intesa con Carlo Nordio, per una riforma possibile della giustizia, andando addirittura vicinissimo, ad un millimetro, dal risultato. Non era lì, infatti, per il gusto di dire no, ma era lì per cercare soluzioni“.
“Però Pisapia ha anche un altro vantaggio – nota il professore -: ha avuto, e ha, uno strano sostegno dei media, che gli sono andati dietro, raccontandolo per i cittadini, per gli elettori, per chi compra i giornali, magari anche attribuendogli frasi non sue, ma tutto a testimonianza di una attenzione a nome del cittadino, non solo dando seguito a una linea editoriale“, dice sottolineando l’interesse di carta stampata e tv per la sfida lanciata da Pisapia.
Ultimo punto di forza “da non trascurare” il fatto che nel frattempo “è finita la stagione dell’ipergiovanilismo” che vince in politica, “grazie anche al governo Gentiloni”. “E’ passata l’idea che il giovanilismo avrebbe risolto tutto, una cosa cavalcata bene da Renzi e dal M5S”, mentre “si è riproposto il problema della competenza e questo può essere un ulteriore elemento di vantaggio per chi, pochi anni fa, si è rifiutato di candidarsi a un secondo mandato alla guida di Milano, dicendo ‘largo ai giovani’ ma che ora, in lotta nello scenario nazionale, a Roma, può rivendicare l’esperienza fatta da sindaco del capoluogo lombardo“.
(Sai/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222 – 24-SET-17 15:00