Avvenire venerdì 28 dicembre 2018
Più cultura per capire il mondo migrante
Alfonso Berardinelli
Esiste, è sempre esistito e dovrebbe continuare a esistere un pensiero politico razionalmente elaborato.
Esiste poi (o esiste prima) la lotta politica con i suoi strumenti, le sue organizzazioni, partiti, ideologie, competizione elettorale, occupazione del potere. È noto, ma è anche grave, che la lotta politica usi il pensiero politico riducendolo in polvere, in propaganda e slogan contundenti che ostacolano una conoscenza obiettiva e onesta della realtà.
È invece proprio su una realtà accuratamente studiata e capita che sarebbe necessario discutere quando si cerca politicamente la migliore soluzione possibile dei problemi sociali. Prendiamo l’esempio, oggi centrale, delle migrazioni. L’editore Franco Angeli ha pubblicato un volume a cura di Angelo Turco e Laye Camara, Immaginari migratori (pagine 342, euro 39,00) che dovrebbe essere usato come un manuale, una guida, una fonte di riflessioni e di dati su un problema socio-geografico e storico fondamentale per l’Europa del presente e del futuro.
Il quadro empirico e analitico tracciato da Turco nel suo libro a più voci non cede né a semplificazioni né a impazienze pragmatiche e politicamente strumentali.
Evita di mettersi al servizio dei due “monologhi” politici oggi più praticati: il monologo di coloro che si dichiarano per una generica accoglienza umanitaria e il monologo di chi, per ragioni presunte di sicurezza, rifiuta irrealisticamente i migranti.
Un conflitto, questo, che invece di produrre “argomenti” produce “retoriche”.
Purtroppo gli schieramenti politici si servono più di retoriche emotive che di argomenti fondati, mentre per immaginare soluzioni sperimentali e di buon senso sarebbe necessario alimentare più il dialogo che le contrapposizioni di schieramento. Si tratta di costruire e promuovere, spiega Turco, una “cultura della migrazione” e di intendersi, per esempio, su un termine vacuamente abusato come “integrazione” che non significa elargire, omologare, concedere dall’alto. Il processo sociale richiede piuttosto l’accesso dei migranti ai diritti e ai doveri della cittadinanza, da accettare e praticare non rinunciando alle varietà e specificità culturali.
Il migrante non è certo un soggetto passivo dotato di un’identità fissa.
Ogni incontro e convivenza ha le sue difficoltà e i suoi tempi di elaborazione. Ma una cultura dell’emigrazione, della cooperazione, della comunicazione potrà essere un bene per società pigre, inerti e in disgregazione come stanno diventando le nostre. I migranti ci portano il mondo in casa.
Per dominare le nostre ansie dovremo avere l’immaginazione e il coraggio di capirlo.
La foto della copertina del libro è stata scattata da Stefano Rolando dalla terrazza della “Pension Les Palmiers” a Conakry il 10 maggio 2018 nel quadro della missione sul tema “Migrazioni e comunicazione” promossa da Fondazione Università IULM. In primo piano il prof. Angelo Turco nella solitaria prima colazione alle 8 del mattino. Sullo sfondo i ragazzi guineani che si allenano sulla spiaggia davanti all’Oceano Atlantiuco sognando di diventare tutti i nuovi Pogba in Europa
Il libro è statao presentato Mercoledì 12 dicembre 2018 presso la Società Geogrfica Italiana al Palazzetto Mattei in Villa Celimontana (Via della Navicella, 12 – Roma), nell’Aula “Giuseppe Dalla Vedova”, con gliu interventi del prof. Filippo Bencardino, dell’amb. Sandra Elizabeth Alas Guidos, della prof. Flavia Cristaldi e del dott. Jean-Léonard Touadi.
L’indice del libro
Angelo Turco, Introduzione. Pianeta migrante
Parte I. Problematiche, teorie
Angelo Turco, Culture della migrazione e costruzione degli immaginari
Angelo Turco, Decostruire gli immaginari. Transazioni comunicative e identità mediali negli spazi della migrazione
Parte II. Culture della migrazione
Angelo Turco, Culture della migrazione, immaginari migratori e pratiche della mobilità in Senegal
Laye Camara, Cultures de la migration, imaginaires migratoires et pratiques de la mobilité en Guinée
Pape Sakho, La migration sénégalaise, des réponses territorialisées à la mondialisation
Parte III. La realtà dell’immaginario
Laye Camara, Pratiques religieuses, culture de la migration et imaginaires migratoires en Afrique subsaharienne: les contextes sénégalais et guinéens
Angelo Turco, Metafora militare e immaginario migratorio
Kéfing Conde, Femme guinéenne, mobilité socio-économique et imaginaires migratoires
Ester Botta Somparé, Projets migratoires des jeunes guinéens, stratégies pour partir et représentations du risque
Parte IV. Pratiche, politiche, comunicazione pubblica
Stefano Rolando, Rappresentazione mediatica e processi comunicativi. La “scatola nera” della questione migratoria
Valentina Albanese, Comunicazione politica e territorialità. Una Sentiment Analysis per Toni Iwobi
Angelo Turco, Politiche migratorie: tra Italia ed Europa, tra Africa e Mediterraneo. Appunti per il primo governo utile
Autori.
Il libro è raccontato in podcast attraverso la lettura da parte di ciascun autore dell’abstract del proprio contributo.
Questo – al link sotto indicato – l’abstract di Stefano Rolando relativo al contributo “Rappresentazione mediatica e Processi comunicativi. La “scatola nera” della questione migratoria” (cap. 10).
Il II Blocco di saggi si intitola:
LA COSTRUZIONE COMUNICATIVA DELLA REALTA’ MIGRATORIA
Si compone di tre capitoli: 10, 11, 2.
https://www.facebook.com/2171645149769223/videos/350601479103210/UzpfSTI3NjYxMTQ5ODcxNDoxMDE1NTk2MjEwODE5ODcxNQ/