Club of Venice
WEBINAR – 15 JUNE 2020 – 14:00-17:45
CRISIS COMMUNICATION MANAGING COMMUNICATION ON THE COVID-19 CHALLENGES, ANALYSIS AND LESSONS LEARNED
AGENDA

14:00 – 14:05
WELCOME MESSAGES
- Zvonimir FRKA-PETEŠIĆ, Croatia, Head of the Prime Minister’s Office
- Vincenzo LE VOCI, Secretary-General of the Club of Venice
MODERATORS: Vincenzo LE VOCI and ERIK DEN HOEDT
14:05 – 14:20
KEY-NOTE:
- Alex AIKEN, Executive Director, Government Communication Service (UK)
“COVID-19: The factors that influence confidence in public communication during the Covid crisis“
14:20 – 14:30: Q&A
14:30 – 15:20 – First round-table: “old key challenges“
Building and maintaining public trust, confidence and acceptance
- Zvonimir FRKA-PETEŠIĆ, Croatia, Head of the Prime Minister’s Office (focus on “Communication during the Covid-19 crisis , the semester of Croatian Presidency of the Council of the EU and the earthquake emergency“
- Benoît RAMACKER, Belgium, Crisis Communication Strategic Advisor at National CrisiscenterBE (NCCN)
Structures and mechanisms for successful communication
- Ave EERMA, Strategic Communication Adviser, Government Office of Estonia, Coordinator of the IPCR/Crisis Communication Network
The role of policy makers (governments) and scientific communities
- Herman WIERSEMA, Netherlands, Head of Communication, Ministry of Justice and Security
- Špela HORJAK, Slovenia, Government Deputy Spokesman for COVID-19
- James DENNISON, Research Fellow, European University Institute, Italy
15:20 – 15:35
KEY-NOTE:
- Prof. Marijn DE BRUIN, Behavioural Scientist (NL) “Integrating Behavioural Science in COVID-19 Prevention Efforts”
15:35 – 15:45: Q&A
15:45 – 16:30 – Second round-table: “new challenges”
Communication on the gradual waiver of lockdown measures: specific challenges for public communicators
- Alessandra DE MARCO, Italy, Director, Public Information and Communication Office, Department for Information and publishing, Presidency of the Council of Ministers
Recovery: communication synergies, EU mobilisation, coordination
- Tina ZOURNATZI, Head of the Strategic Communication Unit, European Commission, DG Communication
- Christian MANGOLD, Director for Campaigns, European Parliament, DG Communication
Behavioural attitudes/changes as a societal syntom
- Riccardo VIALE, Professor of Behavioural Economics, University of Milano-Bicocca
16:30 – 16:45
KEY-NOTE:
- Dr Heidi LARSON, Anthropologist and Director of The Vaccine Confidence Project (VCP)
16:45 – 16:55: Q&A
16:55 – 17:40 – Third round-table: “Building response mechanisms in the age of disruption and disinformation“
Fake news and the conspiracy theories
- Rytis PAULAUSKAS, Lithuania, Director of Communications and Cultural Diplomacy Department, Ministry of Foreign Affairs
An insight of reliable sources and effective countering actions
- Rosa CAVALLARO, Italy, Senior Officer, Communication Regulatory Authority (AGCOM)
Media and civil society added value to resilience building
- Christophe LECLERCQ, Founder of the EURACTIV Media Network, Associate Professor at the ULB
European leaders in the “Situation Room” – Rising beyond theCOVID‐19 lockdown
- Verena RINGLER (European Commons) and Nadja EL FERTASI (Thrive with EQ)
17:40 – 17:45 CONCLUDING SESSION
Lessons learned/The way forward/Future cooperation
- Zvonimir FRKA-PETEŠIĆ
- Vincenzo LE VOCI (G.S. CdV)
- Stefano ROLANDO (President of the Club of Venice)
Web seminar del Club di Venezia sul tema comunicazione istituzionale in Europa e Covid-19 [1]
Stefano Rolando [2]
Intervento conclusivo
Provo a dire conclusivamente poche e concise parole.
Penso innanzi tutto che sia stata una grande soddisfazione essere arrivati a svolgere questo incontro; nella impossibilità di avere la tradizionale sessione primaverile del Club di Venezia, a causa della grave crisi sanitaria e sociale che stiamo ancora attraversando. Per questo a nome di tutti gratitudine agli amici e colleghi croati, che si sono impegnati in questo evento nel quadro della loro presidenza semestrale europea; gratitudine al nostro segretario generale Vincenzo le Voci che si adopera nella virtualità digitale bene quanto nelle nostre esperienze nomadi; gratitudine a tutti coloro che si adoperati per il buon esito. Voglio anche dire preliminarmente di avere molto apprezzato la relazione iniziale del collega croato Zvonimir FRKA-PETEŠIĆ, comprendendo che la vicenda del terremoto nella stessa capitale ha creato una pesante e parallela doppia emergenza.
Credo, per oggi, che sia stato importante poter fissare alcune comuni percezioni sulla specificità della nostra materia – la comunicazione istituzionale – proprio nel cuore della vicenda Coronavirus.
Quindi senza ancora delle conclusioni certe. Né sulle date, né sul bilancio, né sulle valutazioni. Diciamo dunque: percezioni di andamento.
Nel corso dei 34 anni di vita del Club di Venezia – che chi vi parla ha vissuto tutti, uno per uno – ci sono state (è facile immaginare) molte vicende di crisi e di emergenza. In più di un’occasione questo nostro raccordo ha mostrato convergenze. Ma anche ha permesso di migliorare – grazie al confronto – singole attitudini organizzative, specifiche possibilità di approccio. Guerre, conflitti, terrorismo, catastrofi, crisi finanziarie, gravi problemi di sicurezza. In realtà avremmo dovuto avere ormai in Europa una forte e robusta disciplina teorica e pratica comune: la comunicazione di crisi e di emergenza.
Come sappiamo i comportamenti al riguardo non sono uniformi. C’è chi considera strategico accumulare esperienza e rendere strategica questa funzione. Con ottimi risultati. C’è chi segue una inerzia sociale a volere riprendere la vita “come prima”, che può significare anche ricominciare da capo ogni volta. Penso che ormai tutta la comunicazione istituzionale soprattutto in Europa sia fatta da un insieme di specialismi. E questo tavolo – quello del Club di Venezia – offre uno specchio abbastanza veritiero dell’estensione e dell’importanza della materia. Grazie per avere dato contributi a questo riguardo. Grazie per non avere avuto paura di un pensiero critico. Noi – per definizione – non assumiamo decisioni per interessi settoriali o nazionali. Verifichiamo solo la corrispondenza di un sentiment professionale e civile all’evolversi dei problemi. E al modo di fronteggiarli. E’ già moltissimo. Ed è importante farlo insieme.
Una sola osservazione conclusiva
Ho seguito giorno per giorno l’andamento della crisi, grazie a un monitoraggio che la mia università mi ha incaricato di svolgere in particolare sulla comunicazione pubblica e istituzionale. Alcuni elementi affiorano:
- una maggiore fiducia nelle istituzioni che viene dai cittadini e che corrisponde a un evidente maggior bisogno;
- una scarsa tolleranza alla sovrapposizione della comunicazione politica che esprime spesso interessi di posizionamento e non sempre di “soluzione”, dunque consolidando la domanda di comunicazione istituzionale;
- ciò malgrado vi è critica della comunicazione istituzionale (quella dei governi centrali e territoriali) che non si può dire generalizzata, ma che si riscontra in vari paesi;
- si apre poi un importante problema: come associare la comunicazione scientifica in modo più sistematico nei processi della comunicazione istituzionale
La nostra discussione di oggi ha mostrato che è possibile dire che il rischio che stiamo vivendo contiene anche elementi di opportunità. Con questo ringrazio e saluto tutti. Ricordando che la sessione prima della fine dell’anno e nel semestre di presidenza tedesca avverrà a Venezia (speriamo di esservi fisicamente) il 3 e 4 dicembre.
[1] Web seminar promosso dalla Direzione della comunicazione istituzionale del governo croato in occasione del semestre di presidenza UE della Croazia, in collaborazione con la Segreteria generale del CdV che opera presso il Consiglio UE a Bruxelles.
[2] Presidente del Club di Venezia, istituito nel 1986 e operante da 34 anni per il coordinamernto informale dei responsabili della comunicazione dei governi dei paesi e membri e delle istituzioni dell’Unione Europea.