
Articolo di Paolo Giacomoni.
Durante una campagna elettorale degli anni sessanta, l’onorevole Giorgio Almirante invitava i membri del Movimento Sociale Italiano a preparassi allo scontro con i comunisti. “Scontro – aggiungeva – anche fisico“.
Donald Trump è andato più in là.
La sera del 29 settembre, durante il dibattito con Biden, ha invitato i Proud Boys, gruppo di facinorosi razzisti: “a tener giù la testa e a tenersi pronti…perché ci vuole pur qualcuno che tenga a bada questo disordine!”
In parole povere, il Presidente in carica ha invitato dei gruppi armati a sostituirsi alle forze dell’ordine nel mantenimento dell’ordine pubblico, come già era successo in Germania all’inizio degli anni trenta.
E i radical-chic della stampa hanno dato più spazio al fatto che il moderatore del dibattito non era stato all’altezza del suo ruolo, che al pericolo fascista rappresentato dal signor Trump.
Il quale Trump rappresenta il risultato del connubio contro natura dell’America di Scott-Fitzgerald con l’America di Faulkner, come già in passato si vide l’alleanza dei Krupp con il Lumpenprolatariat.
E di fronte c’è l’America di Charlie Brown con quella di Joan Baez, l’America di quelli che danno schiaffi morali a chi usa il mitra….appoggiati dai saragattiani moderati di Bernie Sanders.
Allora?
“Fare previsioni – diceva Fermi – è molto difficile, soprattutto per quanto riguarda il futuro“.
Infatti, le previsioni non sono altro che il risultato dell’analisi dei dati che si mettono nel computer…ma alcuni dati non sono omogenei tra loro.
Voglio dire, negli anni cinquanta si poteva dire: “Se la disoccupazione aumenta, vincono i comunisti“e si poteva anche dire: “Se Bartali vince il Tour de France, vince la Democrazia Cristiana“
Come mettere insieme queste cose?
Analoga situazione nella Merica del 2020.
A guardare le cifre (mi son fatto una tabella che, stato per stato, riporta i risultati delle elezioni presidenziali dal 2000 e delle ultime mid-term) appare chiaro che, tolta la disavventura della Clinton che aveva trascurato il Mid West, i democratici sono la forza avanzante nell’elettorato. Date anche le orrende gaffes di Trump che hanno mostrato chi c’è sotto la parrucca arancione, ci si potrebbe anche aspettare una vittoria di Biden di tipo landslide, magari 70% contro il 30%.
A guardare il quotidiano, invece, se da un lato Biden è una persona perbene che sa parlare alla gente, che ha avuto i suoi successi politici e anche le sue tragedie familiari, (tutte cose che depongono a favore di un candidato), dall’altro lato c’è la Santa Alleanza religiosa, pronta a ogni nefandezza per proibire l’aborto e il matrimonio gay, permettere la museruola alla stampa, per proibire le manifestazioni, per perseguitare i diversi, gli immigrati, i neri e i marroni e i gialli. E chiese protestanti “hard”, quelle che credono nella predestinazione, tendono a credere chela predestinazione non riguardi solo l’anima ma anche il corpo, e quindi, se sei nero o marrone, sei già condannato. E il ritorno dell’eugenismo non è lontano.
Allora?
Come dicono i francesi, c’est urgentd’attendre!