


Milano, 20 ottobre 2021
Quando un libro esce di tipografia di solito costituisce una felicità solitaria, quella dell’autore che lo riceve dalle mani (o in forme mediate) dell’editore in attesa di una condivisione sociale che verrà.
In questa occasione l’autore è scomparso da trenta anni, i figli hanno ritenuto di venire a Milano da Parigi per questa prima “restituzione” intima di una edizione italiana che ha avuto la particolarità di costituire durante la pandemia un project work della Scuola Interpreti e Traduttori “Altiero Spinelli” di Milano, così da immaginare un primissimo incontro di accoglienza e di restituzione di una memoria trent’anni dopo la sua ultima edizione.
Questo è avvenuto oggi alle 12 appunto alla Scuola “Altiero Spinelli” ricevendo la visita da Parigi di Laurent (medico), Catherine (professoressa di storia) e Caroline (psichiatra e psicoanalista), i tre figli di Fred e Mimie Sedel, con la direttrice della Scuola Fabrizia Parini, la direttrice generale della Fondazione Milano (di cui la Scuola Spinelli è parte) Monica Gattini Bernabò, insieme a Laura Zanetti; con due ex-studentesse (che hanno terminato quest’anno il percorso di studio) che hanno partecipato al project work, Ilaria Consonni e Greta Caseti (hanno anche contribuito Ilaria Melzi e Andrea Amiotti); l’avv. Luciano Belli Paci (figlio di Liliana Segre che ha scritto un bella prefazione all’edizione italiana); il consigliere comunale di Milano Daniele Nahum (anche esponente della comunità ebraica milanese); i responsabili dell’editoriale L’Ornitorinco Walter Marossi e Antonella Carenzi; e infine chi qui scrive che ha coordinato il progetto dell’edizione italiana scrivendo una post-fazione che spiega meglio il contesto di questa iniziativa e la figura dell’autore, il medico francese Fred Sedel, alla cui biografia è dedicata l’intera quarta di copertina.
Fred Sedel fu arrestato a Parigi dalla Gestapo durante l’occupazione nazista della città il 9 luglio del 1943 e poi, nell’odissea della persecuzione contro gli ebrei, sopravvissuto a sette campi di concentramento e di sterminio che con la particolare precisione di un medico ha raccontato in un libro edito in Francia per la prima volta negli anni ’60 e poi rieditato all’inizio degli anni ’90 e ora in una prima edizione internazionale, in Italia e in italiano, in un momento di forte attenzione a questa cruciale lunga e tragica pagina del Novecento, con la scoperta di quel che lo stesso Fred Sedel descrive come “un Inferno che nemmeno Dante Alighieri avrebbe immaginato di mettere nel suo Inferno”.
Un incontro emozionante, serio, affettuoso. Con parole non di circostanza, con la responsabilità di tenere aperta la conoscenza critica della storia nei nostri paesi e di stabilire, sul filo di un racconto teso, drammatico, circonstanziato, la rigenerazione necessaria del dialogo con i giovani.
La prima presentazione al pubblico avverrà a Milano il 18 novembre in occasione di Book-City, per iniziativa promossa dalla Fondazione Milano a cui faranno seguito altre iniziative in tutta Italia.

Monica Gattini, Stefano Rolando, Daniele Nahum, Laurent Sedel, Caroline Sedel, Fabrizia Parini, Ilaria Consonni, Catherine Sedel, Luciano Belli Paci.