
Sono colpito e addolorato per la notizia della scomparsa del professor Valerio Onida, nato a Milano 86 anni fa e già presidente della Corte Costituzionale, a cui sono stato vicino in tante cose, rispettandone sempre la rettitudine, a volte l’intransigenza, l’impegno per il rinnovamento delle istituzioni, l’ affetto civico e non campanilistico per la città di Milano, la cultura sociale e non solo tecnica della magistratura.
Su questo ultimo aspetto , nella sua intensa esperienza di presidente della Scuola Superiore della Magistratura, ho avuto l’onore di svolgere nel 2016 per suo incarico, insieme a Nadio Delai, una rilevante ricerca sul tema “ Magistrati e cittadini” ( nella loro reciproca reputazione).
Ma se devo fare emergere un ricordo nitido del suo rapporto con Milano penso che vada riferito al livello di sostegno di una componente autorevole della società civile milanese e lombarda sia nella vicenda del successo alle amministrative cel 2012 a Milano di Giuliano Pisapia ( a cui si riferisce la fotografia che conservo con scrupolo che lo riunisce a Piero Bassetti e Marco Vitale nella serata cruciale di quella campagna al Circolo De Amicis, dopo avere Valerio Onida personalmente partecipato alle primarie del centrosinistra, a cui ricordo che avevo dato il voto) e poi nella campagna di Umberto Ambrosoli nel 2013 per rendere contendibile la Regione Lombardia, presiedendo il comitato scientifico per il programma di quella esperienza.
Naturalmente la sua operosa vita ha avuto al centro il suo ruolo di professore ordinario di diritto costituzionale all’ Università degli Studi di Milano dal 1983 costruendo una vera scuola nel settore e lasciando un grande contributo culturale, educativo e scientifico; e di giudice costituzionale dal 1996 con il ruolo di presidente dal 2004 al 2005.
Dal 2011 era succeduto a Oscar Luigi Scalfato nel ruolo di presidente dell’Istituto Nazionale per la Soria del Movimento di Liberazione in Italia

