Percorso di Stefano Rolando (versione sintetica)

Stefano Rolando, nato a Milano il 20.2.1948, laureato in Scienze Politiche (UniMi) e specializzato alla Scuola di Direzione Aziendale (SDA Bocconi), ha vissuto tra Milano e Roma, con esperienze e responsabilità nel sistema istituzionale, nel sistema aziendale e nel sistema universitario. Negli anni recenti anche nel quadro di fondazioni culturali e civili.
Ambito istituzionale
Direttore generale e capo Dipartimento Informazione ed Editoria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (1985-1995), chiamato da Giuliano Amato (sottosegretario alla PCM), con i governi Craxi, Fanfani, Goria, De Mita, Andreotti, Amato, Ciampi, Berlusconi, Dini.
Direttore generale coordinante del Consiglio regionale della Lombardia (1997-2001).
Segretario generale della Conferenza nazionale dei presidenti delle assemblee regionali italiane (2001-2006).
Consigliere (decreto gabinetto) del ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer (1999-2000); del ministro della Funzione Pubblica Luigi Mazzella (2004-2005), del ministro per i Beni culturali Francesco Rutelli (2008).
Ambito aziendale
Responsabile creativo e internazionale della agenzia di comunicazione di impresa RPR operante a Roma per il gruppo Iri e a Milano per il gruppo Fiat (1972-1977)
Dirigente della Rai-Radiotelevisione italiana, assistente per le relazioni istituzionali dei presidenti Paolo Grassi e Sergio Zavoli (1977-1982).
Direttore generale dell’Istituto Luce-Italnoleggio cinematografico (Ministero PP.SS.- dal 1982 al 1985).
Membro (ex-oficio) del CdA della SIAE-Società italiana Autori ed Editori (1985-1995).
Direttore centrale per le relazioni esterne, culturali e istituzionali del gruppo Olivetti (1995-1996).
Ambito universitario
Idoneità all’insegnamento nell’ambito del raggruppamento di Economia e gestione dell’impresa, per concorso sostenuto nell’aprile 2001 alla Facoltà di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Dal 2001 ha insegnato in ruolo all’Università IULM di Milano in servizio fino al 2018 (Teoria e tecniche della comunicazione pubblica, Comunicazione pubblica e politica, Public Branding e Politiche pubbliche per le comunicazioni). Dal 2018 ha continuato l’insegnamento di Comunicazione pubblica e di Public Branding, assumendo anche la direzione scientifica dell’Osservatorio di ricerca su questi due ambiti disciplinari.
In precedenza, dal 1986 al 2000, ha insegnato a contratto (Teoria e tecniche della comunicazione pubblica) nelle Università Luiss (scuola di giornalismo) e Lumsa di Roma, all’Università di Siena e all’Università IULM di Milano e per due anni alla facoltà di Scienze della comunicazione dell’Università di Lugano (Linguaggi istituzionali).
Dal 2005 al 2010 è stato segretario generale della Fondazione IULM (ricerca applicata e formazione post-experience).
Tra le esperienze di volontariato civile
Presidente della Fondazione “Francesco Saverio Nitti” (Melfi-Roma) dal 2008.
Presidente a Milano della Fondazione “Paolo Grassi – La voce della cultura” (dal 2021, in CdA dal 2010).
Membro del consiglio scientifico della Fondazione “Sandro Pertini” (dal 2000).
Membro, nominato dal Comune di MIlano, del CdA della Fondazione Milano-Scuole civiche teatro, musica, cinema e interpretariato (dal 2018, confermato nel 2023).
Membro della Fondazione internazionale “Maggy Barankitse” costituita in Belgio per accompagnare e difendere l’operato di Marguerite Barankise (Premio ONU Rifugiati) in materia di diritti umani nella regione africana dei “Grandi Laghi”.
Direttore scientifico del Circolo e Centro di ricerca “Emilio Caldara” di Milano (dal 2023).
Da giugno 2023 è presidente del Consiglio Nazionale della Federazione dei civici europei (FCE).
In materia di Comunicazione pubblica e istituzionale
Ha iniziato a scrivere testi e ad attivare insegnamenti sulla materia nel 1986, per poi continuare gli insegnamenti in atenei italiani e internazionali, di ruolo dal 2001.
Nel 1986 ha fondato il “Club di Venezia” (rete dei responsabili della comunicazione governativa dei paesi membri e delle istituzioni della UE), di cui è tuttora presidente. Il CdV è operante con oltre cento partecipanti e segretariato generale presso il Consiglio UE a Bruxelles.
Ha fondato nel 1990 l’Associazione italiana della comunicazione pubblica e istituzionale, che comprende gli operatori nazionali e territoriali del settore, di cui è stato presidente fino al 1996 e di cui è socio onorario.
È stato il primo attivatore (nel ruolo di direttore generale alla Presidenza del Consiglio) dell’articolato di legge che poi ha avuto il suo iter diventando la legge 150/2000 che ha regolato l’attuazione della disciplina e della professione nelle attività della P.A. italiana.
Ha fatto parte ex-.oficio della commissione ministeriale per il riconoscimento e l’ordinamento dei corsi di laurea in Scienze della Comunicazione nel cui ambito ha stilato il “disciplinare” di questa materia.
Ha scritto una trentina di testi, tra manuali e saggi di analisi e aggiornamento interpretativo
In materia di Public Branding
Ha iniziato ricerche connesse all’attivazione disciplinare della materia dal 2004-2005, nel quadro dell’attività di segretario generale della Fondazione IULM.
Nel 2008 ha pubblicato (con F. Angeli) le prime analisi su “Brand Milano” e ha introdotto nel dibattito pubblico in Italia il lavoro di ricerca di Simon Anholt in materia di “identità competitiva”.
È stato presidente del Comitato Brand Milano, a riporto del Sindaco della Città Giuliano Pisapia (2012-2016, nel quadro di preparazione e accompagnamento a Expo 2015).
Nel 2013-2014 è stato advisor della Presidenza del Consiglio dei Ministri (sottosegretario Giovanni Legnini) nell’ambito del cantiere di profilazione della macro-regione europea adriatico-jonica.
Nel 2014-2015 è stato advisor di Aberje (associazione comunicatori di impresa del Brasile) e in collaborazione con Università di S. Paolo del Brasile in materia di Brand Brasile (nel quadro di Mondiali 2014 e Olimpiadi 2016).
Dal 2018 è direttore del Centro di ricerca Osservatorio sulla comunicazione pubblica, il public branding e la trasformazione digitale dell’Università IULM di Milano, attivando anche la prima cattedra universitaria in Italia di Public Branding.
Dal 2023 ha attivato una collaborazione con il Comune di Napoli, per iniziativa del sindaco Manfredi, e l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” per un progetto dedicato all’evoluzione identitaria e al brand della città di Napoli.
Su incarico del sindaco di Maratea è presidente (da giugno 2023) del comitato scientifico per la promozione della candidatura “Maratea capitale italiana della cultura 2026”.
Inoltre
Rappresentante italiano nel consiglio scientifico dell’Unesco-Bresce per due mandati (espresso dal Ministero degli Esteri, 2006-2010)
Membro del Consiglio superiore delle Comunicazioni (presidenza di Enzo Cheli, nomina del ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, 2008-2010).
Membro del Corecom-Lombardia, eletto dal Consiglio regionale della Lombardia come rappresentante delle minoranze (2013-2018).
Nel 2016 ha condotto (con N. Delai) l’indagine nazionale per Scuola Sup. Magistratura Magistrati e cittadini – Identità, ruolo e immagine sociale dei magistrati italiani – Rapporto presentato al CSM (open access F. Angeli).
È membro dalla costituzione (1990) del Consiglio generale di Aspen Institute Italia.
Inizi
All’inizio della carriera professionale (1970-1972) giornalista iscritto all’Ordine a 22 anni, nella redazione della rivista mensile “Il Mulino” (diretta da Giorgio Galli) e in collaborazione con testate nazionali quotidiane e periodiche.
Poi responsabile di un progetto di ricerca economica nei paesi del bacino del Mediterraneo attivato dal commissario italiano agli Affari industriali e tecnologici della Commissione europea Altiero Spinelli.
Da segnalare
Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana (1993, su proposta del Presidente del Consiglio Carlo A. Ciampi).
Commendatore al merito della Repubblica italiana (1985, motu proprio del Presidente Sandro Pertini).
Onorificenze della Repubblica di Francia e della Repubblica di Romania.
Cattedra h.c. in “Diritto e scienze sociali” dell’Università Moron-Buenos Aires (1991).
E’ autore di oltre sessanta libri, per metà negli ambiti disciplinari di competenza e per metà su temi di storia, politica e identità nazionale.
Giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dal 1970. Ha scritto su riviste, quotidiani di rilievo nazionale e di recente in molti ambiti del giornalismo on-line. Dagli anni ’70 è parte del comitato redazionale della Rivista Mondoperaio. E’ condirettore di Democrazia futura (pubblicata da Key4biz). Ha fondato nel 1998 (con Giuseppe De Rita presidente del CS) e diretto Rivista italiana di comunicazione pubblica. Tiene dal 2022 una rubrica settimanale (in podcast) sulla “rappresentazione del rapporto tra società e poteri” sul magazine online Il Mondo Nuovo.
Agg. 1.9.2023
Dettagli, scritti, attività e pubblicazioni: andreac223.sg-host.com (https://stefanorolando.it/?p=5503)

Percorso di Stefano Rolando – Versione più dettagliata, con centoventi fotografie.

Stefano Rolando è nato a Milano il 20 febbraio 1948, figlio di Emilio e Maria Teresa Anzà, due fratelli (Maurizio nato nel 1950 e Alessandra nata nel 1952). A Milano si è laureato in Scienze Politiche alla Statale (tesi di laurea in Sociologia dell’educazione ambientale, relatore il prof. Alberto Melucci) e specializzato alla Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi (Pianificazione e analisi strategica), allora diretta da Claudio De Mattè. Ha vissuto in costante mobilità tra Milano e Roma.



dall’alto Maurizio, Stefano, Pierfrancesco, Daniela, Paolo, Alessandra, Michele.
In gioventù
La politica studentesca al liceo Carducci di Milano (tra cui nel 1964-65 la direzione del giornale degli studenti “Mr. Giosuè” e nel 1966 la presidenza dell’Associazione studentesca del liceo). Poi il giornalismo, la ricerca socio-economica e l’impegno in materia di diritti umani e delle libertà nel mondo.

(in collaborazione con il giornale “La Zanzara” del Liceo Parini.
Nel 1966 è tra i giovani che da ogni parte d’Italia e del mondo accorrono a Firenze in solidarietà attiva contro i danni dell’alluvione. Nella prudenza oggi di usare l’espressione “angelidelfango” e nel rispetto delle storie primarie di resistenza e coraggio dei cittadini fiorentini, come un video fatto a Firenze ricorda: https://video.repubblica.it/edizione/firenze/alluvione-1966-noi-non-siamo-angeli-del-fango/255358/255592
Nello stesso 1966 scoppia a Milano il “caso Zanzara” , giornale studentesco del Liceo Parini accusato dalla procura per una inchiesta sui costumi sessuali di studenti e studentesse, che divide società, media e opinione pubblica. Come coordinatore della stampa studentesca milanese e’ tra i responsabili della campagna che si concluderà con le piene assoluzioni, ma in un quadro che anticipa alcuni temi dell’imminente “sessantotto”. Nel 1967 è vicepresidente nazionale del movimento degli studenti medi.


Tra la fine del 1967 e tutto il 1968 partecipa ai seminari (bisettimanali) organizzati dal Ceses, presieduti da Renato Mieli, diretti da Giorgio Galli, con tutor Vittorio Moccagatta, centrati su “poteri e società” (economia e politica nel sistema internazionale), su segnalazione di Antonio Del Pennino (allora segretario del PRI di Milano). Ottiene – eccezionalmente come non ancora laureato – per il 1969 una borsa di studio per una ricerca sull’evoluzione politica ed economica del Brasile (che porterà alla scrittura del suo primo saggio nel 1970, edito da La Nuova Italia).
Nel 1968-69 è membro del comitato di redazione della rivista “Il Mulino” a Bologna diretta da Giorgio Galli. Svolge un’intensa attività giornalistica – soprattutto sulla politica internazionale e i diritti umani (Avvenire, Settegiorni, Il Mulino, Settanta) – che lo porta nel 1970 ad essere accolto all’Ordine dei Giornalisti.
Nel 1970 coordina il Centro di Documentazione sull’America Latina (CADAL) che opera nell’ambito della Corsia dei Servi a Milano ed è collegato al Tribunale Rusell per i diritti umani e contro la tortura. E’ tra i promotori della conferenza a Milano (alla presenza del sindaco Aniasi) dei rappresentanti della lotta di liberazione delle colonie portoghesi. Sempre nel 1970 scrive e pubblica il suo primo libro-saggio dedicato alla storia del Brasile, edito da La Nuova Italia (in finale “opera prima” al Premio Viareggio).

con i movimenti di liberazione delle colonie portoghesi (è il primo a sinistra).


del Brasile pre-militare (in esilio a Parigi) prof. Celso Furtado

Dal 1970 al 2000
Percorsi di carriera professionale
Nel 1971, a causa della morte improvvisa del padre, interrompe per un lungo tratto gli studi universitari (alla Statale di Milano, iniziati a Giurisprudenza e dopo il primo anno continuati a Scienze Politiche) e inizia a lavorare a tempo pieno come ricercatore socio-economico (nell’ambito dell’Istituto SPS diretto a Milano da Luciano Conosciani che opera in prevalenza nella ricerca commissionata da Regione Lombardia, appena costituita, con Piero Bassetti presidente).
Apre e dirige a Roma la sede romana dell’Istituto di ricerca con programmi anche europei. Tra gli ambiti di esperienza di questo periodo, il programma industriale sul bacino del Mediterraneo lanciato da Altiero Spinelli commissario italiano alla UE, con prime prolungate esperienze di lavoro all’estero, con lungo soggiorno di lavoro ad Algeri sede della Lega siderurgica araba.

cinquanta anni dopo ecco questa fotografia a Bruxelles all’entrata del Parlamento europeo
Tra il 1972 e il 1975 è membro del consiglio direttivo del WWF-Italia (per nomina del WWF Internazionale). Crea le basi per lo sviluppo del programma educativo della Associazione e realizza due cicli di ricerche sulla materia pubblicate da Federico Motta ed.
Nel 1972, sposa a Roma Renata Thiele, psicoterapeuta allieva di Emilio Servadio, che opera nel campo della psiconcologia ed è tra le fondatrici della Società italiana di psicoterapia psicoanalitica.
Dal 1973 al 1977 lavora (creatività e programmi internazionali) nella agenzia di eventi e comunicazione di impresa RPR che opera per il gruppo IRI a Roma e per il gruppo Fiat a Milano (guidata da Mario Lucio Savarese e Riccardo Felicioli).
Con l’utilizzo dei maggiori artisti, creativi e professionisti del tempo, RPR ha espresso in quegli anni uno dei migliori cantieri italiani ed europei di realizzazioni di padiglionistica, produzione multimediale e documentaristica, attività grafica ed editoriale; pubblicità innovativa; progettazione di identità visuale; agendo anche sulla messa a punto delle strategie nazionali e internazionali delle reti aziendali assistite.
Sul rapporto tra grandi imprese, arte e cultura progetta e promuove “Firma Italia” che debutta nel 1975 in Iran (Teheran e Isfahan) e nel 1977 nei maggiori musei d’arte in Brasile.
Nel 1977 realizza a Parigi per Rivista Finsider la prima intervista data da Renzo Piano sull’utilizzo dell’acciaio nella progettazione e nella costruzione del Museo Beaubourg inaugurato il 31 gennaio.






capo della comunicazione della Olivetti in Brasile
In questi anni mantiene collateralmente al pur densissimo impegno professionale, una costante attività di scrittura giornalistica (L’Espresso, Critica Sociale, Mondoperaio, l’Avanti! in particolare collaborando al giornale dalla direzione di Gaetano Arfè alla direzione di Antonio Ghirelli). Realizza programmi culturali per il Dipartimento educativo della Rai (tra cui il primo ciclo di trasmissioni dedicato all’educazione ambientale).
Sarà la Rai che darà una svolta improvvisa al percorso professionale. Dal 1977 al 1985 è dirigente alla Rai-Radiotelevisione italiana, come assistente dei presidenti Paolo Grassi (che lo chiama autonomamente nell’estate del 1977) e dopo il 1980 Sergio Zavoli. Con particolare impegno nella gestione delle relazioni istituzionali e tra gli argomenti importanti del tempo per lavorare sul complesso negoziato del cantiere di attivazione della “terza rete tv”.



di Paolo Grassi, con sua figlia Francesca, in memoria degli anni di stretta collaborazione con l’allora presidente della Rai.
Negli ultimi tre anni (1982-1985) è distaccato dalle Partecipazioni Statali come direttore generale dell’Istituto Luce (presidente Marcello Sacchetti) con la mission di riorganizzazione produttiva e distributiva dell’azienda cinematografica pubblica. Un’intensa attività che avrà risultati produttivi e tecnologici (sull’Archivio e la post-produzione, anche per la tv) e soprattutto con il rilancio in campo cinematografico con esiti nei tre anni in tutti i più significativi festival europei.





(a sinistra nella foto il direttore del TG2 Alberto La Volpe)

Parallelamente è dal 1978 al 1985 tra i collaboratori personali del presidente Sandro Pertini (nel quadro di un’amicizia familiare di tutta la vita) che lo porterà, dopo la sua scomparsa, a essere tra gli animatori della Fondazione a lui intitolata.




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Sul “settennato” di Sandro Pertini, varie realizzazioni editoriali (eventi, discorsi) nelle attività editoriali della Presidenza del Consiglio





Una svolta
Giuliano Amato (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) lo incarica nel 1984 del progetto di riqualificazione e rilancio delle strutture di Palazzo Chigi operanti nel settore informazione, editoria e diritto d’autore (un progetto predisposto con la collaborazione di Enzo Cheli, Nadio Delai e Gastone Alecci) e nel giugno 1985 il Consiglio dei Ministri presieduto da Bettino Craxi gli affida la direzione generale. Incarico che ricopre, prima e dopo la riforma della Presidenza del 1988 (che trasforma la direzione generale in Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria) per dieci anni e con dieci governi.

insediamento del Direttore generale dell’Informazione e dell’Editoria
In servizio di ruolo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (1985-1995):
1985-1987 – Governo Craxi 1 e 2 – A riporto del Sottosegretario Giuliano Amato
1987 – Governo Fanfani – A riporto del Sottosegretario Mauro Bubbico
1987-1988 – Governo Goria – A riporto del Sottosegretario Emilio Rubbi
1988-1989 – Governo De Mita – A riporto del Sottosegretario Riccardo Misasi
1989-1991- Governo Andreotti – A riporto del Sottosegretario Nino Cristofori
1992-1993 – Governo Amato – A riporto del Sottosegretario Fabio Fabbri
1993-1994 – Governo Ciampi – A riporto del Sottosegretario Antonio Maccanico
1994 –1995 Governo Berlusconi – A riporto del Sottosegretario Gianni Letta
1995-fino a 31.8.1995 – Governo Dini – A riporto del Sottosegretario Lamberto Cardia
Punti rilevanti della mission: nel campo dell’informazione istituzionale ribaltare la cultura della PA del “silenzio e segreto” per promuovere l’esperienza della trasparenza e dell’accesso e accompagnare la politica di rilancio reputazionale del Paese in ambito internazionale. Nel campo dell’editoria, rinnovare la normative dei settori stimolando il rinnovamento tecnologico delle imprese e gli investimenti per la qualità e la diffusione.
Negli anni ’90 si aggiungerà il tema dell’accompagnamento al varo di una visione delle riforme nel campo delle comunicazioni nel quadro della trasformazione tecnologica che assumeva crescente rilievo.
Nel 1986 ha la responsabilità dei programmi per il 40° della Repubblica (governo Craxi) e nel 1988 per il 40° della Costituzione (governo Goria). Sempre nel 1986 è, con il presidente Craxi, nella delegazione dei bilaterali di governo a Pechino e a Parigi e al G7 di Tokio. Assume l’incarico di vigilanza istituzionale sulla Siae entrando ex-oficio negli organi sociali della Società italiana Autori e Editori.
Con l’inizio dell’anno vara la rigenerata rivista di informazione della Presidenza “Vita italiana” (fondata da Alcide De Gasperi nel 1953) e declinata in dieci ambiti di specializzazioni con una vasta rete di destinazione. Poi le collane editoriali di storia, documentazione normativa, sostegno narrativo alla vita culturale e scientifica dell’Italia.

della linea comunicativa predisposta per il 40° della Repubblica (alla presenza anche – foto successiva – del presidente del Comitato per le celebrazioni sen. a vita Leo Valiani)





del primo numero della ristrutturata rivista della PcM “VIta Italiana” fondata da Alcide De Gasperi nel 1953.

Nel 1987 pubblica il suo primo libro dedicato ad una nuova visione per la comunicazione istituzionale in Italia (Il Principe e la parola, prefazione di Giuliano Amato, edizioni di Comunità) e nello stesso anno lavora al varo della legge di riforma dell’editoria e coordina gli eventi per il trentennale dei Trattati di Roma; riorganizza e rilancia le attività di promozione del libro e della lettura competenza assegnata al tempo alla Direzione generale Editoria della Presidenza del Consiglio.


Nel 1988 organizza – con tutto il sistema dell’editoria italiana e con il varo assecondato dal governo De Mita di una norma ad hoc per sostenere l’impegno – l’evento “Italia primo paese ospite” con grande padiglione storico realizzato da Cinecittà alla Buchmesse di Francoforte. Promuove a Nuova Dehli la prima grande fiera del libro italiano e della cultura italiana. Patrocina attivamente l’avvio del Salone internazionale del Libro a Torino. Nel quadro della legge di riforma della Presidenza del Consiglio opera per la rimodellizzazione della struttura assegnata con il nuovo profilo dipartimentale.




A fianco di Mario Garbuglia (Premio Oscar per la Scenografia) autore della scenografia del padiglione italiano “ospite d’onore alla Buchmesse 1988”, con i ministri degli Esteri di Germania e Italia Gencher e Andreotti.
Nel 1989 è nel gruppo di lavoro europeo sulla comunicazione istituzionale che partecipa su invito del governo tedesco agli eventi immediatamente successivi alla caduta del muro di Berlino. Promuove gli eventi istituzionali italiani per il bicentenario della Rivoluzione francese (presidente Giovanni Spadolini).


dopo la caduta del muro di Berlino – Qui con il Sottosegretario di Stato tedesco all’Informazione.
Nel 1990 fonda la Associazione italiana degli operatori di comunicazione pubblica; coordina gli eventi culturali in Italia per il semestre di presidenza UE; partecipa al lavoro preparatorio della legge 241 (su trasparenza e accesso); organizza per incarico diretto del presidente Andreotti il primo evento di relazione con la Romania dopo la caduta di Ceausescu nel campo della cultura e dell’informazione; lavora alle leggi n. 223 sulla nuova disciplina del sistema televisivo e n. 230 sui nuovi provvedimenti in materia di editoria radiofonica; affianca l’amb. francese Bernard Myiet nell’organizzazione delle Assise europee dell’audiovisivo a Parigi. Nel 1990 è stato membro della commissione ministeriale promossa dal ministro dell’Università Antonio Ruberti per la profilazione dei corsi di laurea in Scienze della Comunicazione.

della PCM a Roma per l’organizzazione del “treno della libertà della cultura” da Roma a Bucarest,
Nel 1990-1991, avvia e gestisce – in sinergia con il ministro Rosa Russo Jervolino – per cinque anni – le campagne nazionali di pubblicità di contrasto alla tossicodipendenza; e esprime forte e organizzatoi impulso alle attività di comunicazione pubblicitaria istituzionale della Presidenza del Consiglio e di molte Amministrazioni dello Stato.

presentazione della campagna nazionale quinquennale contro la droga.

Nel 1991 promuove con l’Unesco a Roma l’evento internazionale “Media Save Art” aperto da Giovanni Spadolini e John Pope-Hennecy ; insieme agli Esteri lavora per il semestre delle relazioni culturali Italia-Spagna; promuove il primo rapporto nazionale sull’economia della cultura; svolge un viaggio in Argentina e in Brasile di conferenze dedicate alla trasformazione dell’immagine dell’Italia; è presidente della giuria al festival del cinema italiano a Annecy.


alla Zarzuela a Madrid alla presenza di re Juan Carlos.
Nel 1992 è presidente (fino al 1994) del festival-forum Eurovisioni a Villa Medici a Roma; affianca il cardinale Carlo M. Martini nelle prolusioni introduttive della conferenza promossa dal sistema pubblicitario italiano in Assolombarda a Milano su “Etica e pubblicità“; promuove il coordinamento comunicativo nel mondo dei tre cinquecentenari italiani su Cristoforo Colombo, Piero della Francesca e Lorenzo il Magnifico; è capo delegazione italiana alla conferenza del Csce a Cracovia su comunicazione e beni culturali; lavora sull’attuazione delle direttive comunitarie in materia di diritto d’autore; è nel gruppo di lavoro istituzionale che promuove, con il presidente Guido M. Rey la prima conferenza nazionale di statistica.




per i Premi speciali della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Qui all’ingresso di Palazzo Chigi nel 1986.

premiato (1986) dal sottosegretario PCM Giuliano Amato.
Nel 1993 collabora (governo Amato) con il sottosegretario FP Sacconi delegato al decreto lgsl 29 che comprende l’istituzione degli URP in tutte le amministrazioni italiane. Realizza – con il governo Ciampi – la campagna nazionale sulle privatizzazioni e l‘impostazione comunicativa del G7 a Napoli. Svolge con il governo USA il negoziato per la recessione dalla “zona rossa” dell’Italia a proposito della pirateria intellettuale, operando per la modifica di attuazione delle normative. Inizia a insegnare a Milano “Comunicazione delle organizzazioni complesse“. Presidente a Roma del Premio internazionale dell’Unione latina con i maggiori scrittori di lingue neo-latine del mondo.


Nel 1994 svolge su invito del governo americano un viaggio negli USA per vedere da vicino tutti gli ambiti investiti dalla rivoluzione internet (lì un anno prima che in Europa) e scrive un diario di osservazioni.

Nello stesso anno gestisce (governo Berlusconi) il programma di comunicazione per il G7 a Napoli. Promuove con il presidente della Camera di Commercio di Milano Piero Bassetti il forum permanente europeo imprese-istituzioni sulle comunicazioni (avviato con il commissario italiano Mario Monti). E’ chiamato dalla Commissione UE a co-presiedere a Bruxelles i lavori della Conferenza europea sull’audiovisivo. Avvia l’elaborazione dell’articolato della legge-quadro sulla comunicazione pubblica in Italia che sarà presentata dal ministro Frattini e avrà poi un iter lungo parlamentare fino all’approvazione della legge 150 nell’anno 2000. Promuove con il capo del Dipartimento Affari economici della Presidenza Stefano Parisi il tavolo di interlocuzione con il sistema di impresa italiano in materia di “società dell’informazione“. Attiva il corso di “Teoria e tecniche della comunicazione pubblica” all’Università Lumsa a Roma.



per gli incontri istituzioni-imprese in materia di “società dell’informazione”.
Nel 1995 realizza per il Cnel (presidente Giuseppe De Rita) il Rapporto sulla comunicazione pubblica in Italia; dà un ampio impulso alle attività comunicative ed editoriali della Commissione per le pari opportunità della Presidenza; co-organizza con gli Esteri (ministro Susanna Agnelli) a New York la conferenza internazionale della stampa italiana operante all’estero; organizza, per incarico del presidente Dini, a Roma i lavori dell’International Council del Museo della Radio e della tv di New York presieduto da Henry Kissinger, a cui prendono parte lo stesso presidente Dini e l’avv. Gianni Agnelli; promuove le iniziative editoriali e audioviive per il centenario del cinema (alla Biennale di Venezia); pubblica al termine del suo mandato decennale il catalogo delle mille realizzazioni editoriali e multimediali a sostegno della comunicazione istituzionale italiana in Italia e nel mondo. Il bilancio dei dieci anni di attività alla Presidenza del Consiglio dei Ministri è contenuto in un piccolo e introvabile libro “sulle cose fatte e le cose non fatte” pubblicato da Costa&Nolan presentato a Roma nel 1996 da Giuliano Amato, Giuseppe De Rita , Gianni Letta e Mario Morcellini.



Conferenza a New York delle associazioni e della stampa italiana all’estero.

L‘introduzione trova (con l’ed. Bibliografica) anche una autonoma edizione.

Sceglie volontariamente (a metà dell’anno 1995, anno che apre l’era internet) il ritorno al sistema di impresa e nel 1995-96 è direttore centrale (Relazioni esterne, istituzionali, culturali) del gruppo Olivetti (Carlo De Benedetti presidente/Corrado Passera ad).
Concentrerà l’attività sulle misure governative e parlamentari di agevolazione della concorrenza in materia di telecomunicazioni, sviluppando anche incontri di personalità scientifiche e istituzionali italiane con il management di Ivrea e portando altresì a termine i programmi di partnership culturale dell’azienda in grandi eventi (come il restauro della Cena di Leonardo a Milano).



L’a.d. del principale competitor di Olivetti, Telecom, Ernesto Pascale, è invitato a parlare con il management del gruppo a Ivrea.
Poi il ritorno a Milano dal 1997 al 2001 come coordinatore dei direttori generali (figura poi trasformata in Segretario generale) del Consiglio regionale della Lombardia (chiamato dal presidente liberale Giancarlo Morandi). Opera per la riorganizzazione del modello organizzativo delle strutture dell’Assemblea, con la creazione delle attività comunicative e di relazioni sociali e con l’attivazione delle attività di controllo e valutazione.

Nelle attività è compresa l’intensificazione dei rapporti con il sistema della “Quattro motori” europea (Catalogna, Baden Wurttenberg e Rhones Alpes) e la riorganizzazione della Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali a Roma. Organizzza per il Consiglio regionale della Lombardia la visita speciale di una settimana del Dalai Lama a Milano e nella regione.

in occasione della sua speciale visita. promossa dal presidente Giancarlo Morandi.
Nella riorganizzazione funzionale e comunicativa del Consiglio Regionale della Lombardia è compresa un’intensa attività di ricerca socio-economica diretta (con quaranta testi pubblicati dall’editore Guerini) e con una serie serrata di convegnistica pubblica a fondamento del background legislativo.



Nello scorcio finale del Novecento intensifica anche l’attività di insegnamento (con la titolarità di discipline che ampliano il perimetro della “comunicazione pubblica” sia a Milano che a Lugano) e mette le basi di quello che sarà, dal 2001, uno dei manuali più diffusi di teoria e tecniche della CP, lanciando tuttavia anche il tema della “spiegabilità” come fine sociale della comunicazione pubblica e dell’alleanza tra istituzioni e società nel trattare la materia. Nell’aprile del 1998 esce con ETAS il testo “Un Paese spiegabile“. Fonda nel 1998 Rivista italiana di comunicazione pubblica (Franco Angeli editore, Giuseppe De Rita presidente CS, Margherita Drago caporedattrice) che resterà su carta fino al 2010 (poi online FB).




Nuovo secolo
Nel 2001, doo alcuni anni di insegnamento a contratto, vince il concorso a cattedra universitaria (associato poi confermato) in Economia e gestione delle imprese (Ca’ Foscari) ed è chiamato in ruolo all’Università Iulm di Milano per sviluppare gli insegnamenti di Comunicazione pubblica e politica e di Politiche pubbliche per le Comunicazioni (fino al 2005 a tempo definito, svolgendo a Roma l’incarico di segretario generale della Conferenza dei presidenti delle assemblee regionali italiane occupandosi prevalentemente del dibattito politico-parlamentare sulle riforme istituzionali).



Ha, dal 2002 al 2018, la direzione scientifica del master universitario in Management della comunicazione sociale, istituzionale e politica (MASPI) ed ha gestito fino al 2018 la delega del rettore dell’ateneo per le relazioni istituzionali e più di recente (2016-2018) anche per i rapporti con la CRUI.
Dal 2005 al 2010 è stato anche segretario generale della Fondazione Iulm (passando al “tempo pieno” in università) per la ricerca applicata e la formazione, costituendo anche nel 2007 la Scuola di comunicazione IULM, soprattutto orientata alla formazione permanente. E’ stato più volte consigliere di ministri del governo italiano (in decreto di gabinetto): Luigi Berlinguer, ministro della Pubblica Istruzione (1999-2000); Luigi Mazzella, ministro della Funzione Pubblica (2004-2005); Francesco Rutelli, ministro per i Beni Culturali (2008). E’ stato membro del Consiglio superiore delle Comunicazioni (presidente Enzo Cheli, nominato dal ministro Paolo Gentiloni, 2010) e, su nomina del Ministero degli Esteri, ha svolto per due mandati (dal 2006 al 2010) l’incarico di rappresentante italiano nel Consiglio scientifico Unesco-Bresce.




Ministero della Pubblica Istruzione (con Luigi Berlinguer, Roma 2000)

Nel 2008 – in occasione dei suoi 60 anni – pubblica “Quarantotto – Argomenti per un bilancio generazionale”, raccogliendo tutti gli scritti civili (non quelli professionali) della sua vita, edito da Bompiani con cui pubblica anche tre libri-intervista con Maria Luigia Nitti Baldini (2008), con Marco Pannella (2009), con Giuliano Pisapia (2011, con la prefazione di Ferruccio de Bortoli).


a Parigi, socialista, incarcerata da Mussolini, in esilio in Francia, sposa uno dei figli di Nitti (Giuseppe, dal 1948 deputato liberale).
L’intervista durante il lungo secolo “cattivo” con lei a 98 anni. Lucida, memoria vigile, venti pagine di correzioni sulle bozze. Edito da Bompiani.


(qui con Fiammetta Mignella Calvosa, Giuseppe De Rita, Giuliano Amato, Simona Colarizi e Luigi Berlinguer)


Durerà quindici ore il primo giorno. Poi altrettante ore a Torre Argentina. Edito da Bompiani.
Nel 2009 la Fondazione Craxi gli propone un ripensamento sulla comunicazione e le relazioni con i media nella vicenda del Partito Socialista italiano dal 1976 al 1994. Ne nasce un analisi “corale” ascoltando anche i pareri di un’intera classe dirigente e valutando i caratteri innovativi e i conflitti. Il testo è pubblicato da Marsilio (“Una voce poco fa“), presentato alla Camera dei Deputati da Simona Colarizi, Stefania Craxi, Enrico Mentana e Walter Veltroni.



Dal 2010, continuando l’attività universitaria e ampliando i confini della comunicazione pubblica ad aree innovative (come quella del Public Branding materia che insegna ufficialmente in IULM dal 2018), riprende il “diritto di parola” in campo politico e civile. Era stato in gioventù (nel 1967) segretario dei giovani repubblicani milanesi e dal 1976 al 1985 iscritto al Partito Socialista, restando poi – e tuttora – membro del comitato di redazione e più di recente di direzione della rivista Mondoperaio.

Nel 2010 è capolista indipendente con i radicali alle regionali in Lombardia; poi nel 2011 è coordinatore del programma “dei 51” lanciato da Piero Bassetti per l’elezione di Giuliano Pisapia a sindaco di Milano; nel 2013 è coordinatore della campagna del centrosinistra in Lombardia di Umberto Ambrosoli e del civismo lombardo; dal 2016 opera a Roma ad un progetto culturale e politico ispirato alla tradizione dell’azionismo italiano (raccontato nel libro Postazionismo, Editoriale Scientifica 2018). A fine 2018, in rappresentanza di questo progetto, viene invitato (da Emma Bonino, Gianfranco Spadaccia e Benedetto Della Vedova) a far parte della direzione nazionale di Più Europa, in cui si caratterizza per una posizione di tradizione liberalsocialista distinta da quella dei maggiori soggetti fondatori (Radicali, Centro democratico e ex-Scelta Civica) e nel cui ambito ha creato nel 2020 LAB-LIB, scuola di formazione politica liberaldemocratica.dal 2010 e’ sempre stato vicino e partecipe agli sviluppi del civismo politico progressista in vari ambiti del territorio italiano.



(al tempo presidente dell’Assemblea nazionale di Più Europa)
Nel quadro dell’insegnamento universitario (con liberi affidamenti fin dagli anni ’80, con insegnamenti ufficiali negli anni novanta, poi di ruolo dal 2001) ha creato le condizioni sperimentali (e nel caso della Comunicazione pubblica anche tabellari, di cui si è occupato formalmente) per l’introduzione negli insegnamenti attivi in Italia di tre discipline – Teoria e tecniche della comunicazione pubblica, Politiche pubbliche per le comunicazioni e più di recente Public Branding – di cui ha curato manuali e saggi di aggiornamento disciplinare.


Attività recenti
Dal 2013 al 2018 – eletto in rappresentanza della minoranza centro-sinistra – è stato membro del Corecom (autorità regionale di controllo e garanzia in materia di comunicazioni), presso il Consiglio regionale della Lombardia. E’ stato presidente del Comitato Brand Milano dal 2012 al 2016, espressione della giunta guidata dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia, poi trasformato in Associazione Brand Milano, di cui ha avuto la responsabilità operativa e scientifica presso la Fondazione Triennale fino al 2018.




(edito da Rubbettino) al Circolo De Amicis a Milano
Il progetto “brand Milano” ha poi trovato ambito di presidio scientifico e di ricerca applicata all’Università IULM presso l’Osservatorio sulla comunicazione pubblica, il public branding e la trasformazione digitale, costituito nel luglio 2018 e di cui ha assunto la direzione scientifica. Coordina Atlante Brand Milano (edito da Mimesis nel 2017), con cento autori che analizzano la trasformazione identitaria e di immagine della città attraverso l’esperienza di Expo 2015. Il lavoro conclusivo di quel Comitato è presentato a fine 2017 in Quirinale al Presidente della Repubblica. Collabora con Università (USP) e enti brasiliani (Aberje) sul tema “rinnovamento Brand Brasile” in vista di Mondiali Calcio (2014) e Olimpiadi (2016).




Nel 2016 svolge – insieme a Nadio Delai (già direttore del Censis) la prima ampia indagine sull’identità e l’immagine dei magistrati italiani (Magistrati e cittadini – Identità, ruolo e immagine sociale dei magistrati italiani – Rapporto per Scuola Superiore Magistratura, con Nadio Delai, prefazioni V. Onida, G. Silvestri e G. Legnini, F. Angeli 2016 – per incarico della Scuola superiore della Magistratura (presieduta da Valerio Onida), rapporto che viene presentato unitamente da SSM e CSM, con vicepresidente Giovanni Legnini che, nella scia, costituisce una commissione di magistrati ed esperti (presieduta da Gianni Canzio e di cui è parte) per la riqualificazione delle funzioni comunicative nella giustizia, che completa positivamente i lavori.


Co-presiedono il presidente del CSM Giovanni Legnini e il nuovo presidente della SSM Gaetano Silvestri.

Il 10 luglio 2019 è stato indicato e poi nominato dal Sindaco di Milano Beppe Sala – tra i profili professionali selezionati nel bando del Comune per gli incarichi nei cda di aziende ed enti partecipati – per il cda della Fondazione Scuole Civiche di Milano (musica, teatro, cinema, interpretariato) con insediamento il 31 luglio. A settembre 2019 ha ricevuto la delega di seguire la costruzione del “Politecnico delle Arti” gestendo le relazioni con il sistema universitario (MIUR e CRUI). Nell’ambito di Fondazione Milano promuove a maggio 2021 la prima iniziativa di analisi del rinnovamento della didattica nel campo della formazione per l’arte e lo spettacolo, nel quadro della pandemia, con partecipazione della ministra dell’Università Cristina Messa.
Il 21 settembre 2020 è stato nominato dalla presidenza dell’ISTAT presidente della commissione esaminatrice del concorso pubblico a 18 posti a t.i. per il profilo tecnologico dell’Istituto Nazionale di Statistica (in svolgimento nel 2021).
Nel 2020 ha assunto la vicepresidenza di Smart City Group (Roma, presidente Giancarlo Longhi) che ha promosso la costituzione di un ampio consorzio di imprese per rilevare lo spazio industriale ex Fiat a Termini Imerese in un progetto di innovazione tecnologica e di impresa orientato alla economia circolare (progetto che entro la fine del 2021 potrebbe essere oggetto di definitiva assegnazione da parte delle istituzioni competenti e per il quale sono in corso istruttorie, confronti e presentazioni).
Nel quadro di fondazioni e nell’impegno civile
E’ presidente dal 2008 della Fondazione “Francesco Saverio Nitti” a Melfi-Roma, che nel biennio 2019-2020 ha promosso un ampio programma di eventi in Italia e in Europa, tra cui al Senato a Roma alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella) per celebrare il centenario del governo Nitti (Giuliano Amato presidente del Comitato per le celebrazioni). Nel 2021 – superando la fase critica della pandemia – la Fondazione ha lanciato a Villa Nitti a Maratea il forum “Sud&Nord“, in collaborazione con l’Associazione Merita e la seconda edizione del “Festival delle Città Narranti” che porterà a regime nel 2022.

(con ii Segretario generale Ugo Zampetti) per l’esposizione dei programmi della Fondazione Nitti

Nitti a colloquio con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella


secondo presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Nitti.



(collaborazione con Fondazione Merita guidata da Claudio De Vincenti)
A Milano, già membro del consiglio di amministrazione della Fondazione “Paolo Grassi”, è stato eletto all’unanimità l’11 giugno 2021 presidente della Fondazione. A fine ottobre 2021 la Fondazione ha ripreso i programmi in presenza con un importante convegno sulla legge per lo spettacolo dal vivo presso l’Università degli Studi di Milano, che ha introdotto insieme al rettore della Statale Elio Franzini nominato altresì presidente del consiglio scientifico della Fondazione.




Da anni è anche membro del comitato scientifico della Fondazione “Sandro Pertini” (attivata dai familiari e dagli stretti amici del Presidente e presieduta da Umberto Voltolina) attraverso cui svolge da anni conferenze e convegni di testimonianza sulla figura del Presidente.


nell’insorgenza di “tangentopoli” a Milano nel 1992,
determinarono da parte del mondo pubblicitario italiano la convocazione di una assemblea
dedicata al rapporto tra etica e comunicazione.
E’ presidente (dalla costituzione, nel 1986) del Club of Venice-network dei responsabili della comunicazione dei governi nazionali e delle istituzioni UE (con segretariato presso il Consiglio UE) guidanbdo il vasto programma di incontri professionali e istituzionali in materia di comunicazione istituzionale in tutta Europa.









- E’ membro del Consiglio generale di Aspen Institute Italia (dagli anni della presidenza di Gianni De Michelis).

Altresì membro del Consiglio scientifico di Labsus-Laboratorio sulla sussidiarietà (presieduto da Gregorio Arena); della Commissione Cultura della Società Umanitaria di Milano; del Consiglio tecnico-scientifico di Aberje-Associazione degli operatori professionali della comunicazione del Brasile. E’ membro del Consiglio accademico dei Movimento Europeo-Italia (presieduto da Pier Virgilio Dastoli).

per rievocare la figura di Eugenio Colorni).
Negli anni ’70 e negli anni ’90 era stato membro del Consiglio direttivo di WWF-Italia indicato da WWF Internationale, tra i pionieri delle politiche educative in materia ambientale.
Si è adoperato da venti anni nel sostegno concreto – con attività comunicative, divulgative e di relazioni istituzionali – al progetto “Maison Shalom” che Maggy Barankitse, premio ONU Rifugiati, ha sviluppato in Africa dal 1993 in Burundi e più di recente in Rwanda, per la salvezza, l’educazione, la salute e la dignità di migliaia di africani, soprattutto donne e bambini. Progetto attorno a cui è in via di costituzione la Fondazione internazionale “Maggy Barankitse” a Bruxelles di cui è tra gli animatori.


Con Maggy Barankitrse – Milano Triennale 2015 – In occasione conferenza sui diritti umani.

3.5.2023 – Palazzo Apostolico, Città del Vaticano – In rappresentanza della Fondazione internazionale “Maggy Barankitse” (costituita in Belgio per solidarizzare e difendere l’operato di Maison Shalom a favore dei diritti umani nella regione africana dei “Grandi Laghi”) accompagna la stessa Marguerite Barankitse nel colloquio con il Segretario di Stato del Vaticano, card. Pietro Parolin.

promosso dalla ong Minerva
con le donne rappresentanti di amministrazioni, istituzioni e associazioni.
Impegni politici
Riprendendo qui in una sintesi generale alcune informazioni citate in precedenza.
Ha partecipato ad alcune esperienze in anni giovanili nell’area riformista e liberaldemocratica. Nel 1967 è stato segretario dei giovani repubblicani di Milano (Ugo La Malfa segretario nazionale). Dal 1976 al 1985 è stato iscritto al Partito Socialista italiano, prima chiamato nella commissione nazionale formazione quadri (con Valdo Spini), poi chiamato nell’ambito della commissione cultura e informazione (coordinatore Claudio Martelli), con la responsabilità del settore radiotelevisivo.

Dal 1985 e per tutto lo svolgimento di responsabilità professionale in ambiti istituzionali non è stato membro di partiti o movimenti. Dal 2010 si è impegnato nell’ambito del civismo politico progressista a Milano e in Lombardia (campagna a Milano di Giuliano Pisapia e in Lombardia di Umberto Ambrosoli, di cui è stato il coordinatore), continuando poi a seguire questa realtà anche a livello nazionale ed europeo.
Nel 2010 ha accolto la proposta di Marco Pannella di essere, come indipendente, tra i capolisti delle liste radicali in Lombardia. Tra il 2016 e il 2020 è stato tra gli animatori di una rete politico-culturale post-azionista nazionale (con presidente onoraria Gianna Radiconcini) e, come presidente di questo movimento è stato membro della prima direzione post-congressuale di Più Europa.


E molto altro. E’ l’ultimo racconto della sua vita. A 98 anni.


Nel 2022 è stato tra gli ispiratori e gli animatori della Federazione del civismo italiano (Alleanza civica al nord, Civici del Centro Italia, Intermezzo federato) e tra i fondatori (con Franco D’Alfonso e Walter Marossi) del circolo di studi e dibattito politico intitolato a Milano a Emilio Caldara. Nell’ambito delle Fondazioni di cultura politica che ha animato ha svolto impegni politici costituzionali e valoriali non di carattere partitico.
Nel 2023 ha portato a compimento – con un gruppo di coordinamento di rappresentanti del civismo territoriale italiano in rappresentanza di oltre duecento liste civiche locali – il progetto di federazione, che ha preso il nome di Federazione Civici Europei ed è stato eletto (27 giugno) presidente del Consiglio Nazionale del Movimento (con 115 membri partecipanti)..


Prefazione di Ermanno Olmi.



Gianluca Vago e Giuliano Pisapia per presentare “Civismo politico”



2023 (31 maggio) – Introduce a Milano il seminario nazionale su “Valori e identità del civismo italiano” promosso e organizzato dal Circolo e centro Studi “Emilio Caldara” di cui ha assunto nel 2023 la direzione scientifica.
Ha svolto, a più riprese, alcuni lavori di analisi e commento storico sul rapporto tra le vicende del Partito Socialista italiano e la sua rappresentazione e comunicazione in particolare nel periodo 1976-1994.
E nel 2021 curando la nota storica al testo della ricerca iconmografica di Angelo Molaioli sulla storia iconografica della comunicazione socialista. Nel settembre 2022 ha curato un dialogo con Simona Colarizi sui 130 anni dalla fondazione del Partitto Socialista italiano pubblicato da Mondoperaio.

Onorificienze
Nel 1985 Commendatore al merito della Repubblica italiana (motu proprio del presidente Pertini).
Nel 1993 Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana (su iniziativa e proposta del presidente del Consiglio Ciampi). E’ membro della Associazione nazionale dei Cavalieri di Gran Croce.
Onorificenze anche delle Repubbliche di Francia (Officier de l’Ordre du Merite) e Romania (per meriti nella cooperazione culturale).
L’Università di Buenos Aires (Moròn) gli ha attribuito nel 1990 la cattedra h.c. in “Diritto e scienze sociali“.
Ha insegnato anche nella università di Lugano (titolare per due anni del corso di “Linguaggi istituzionali”), alla USP di San Paolo (Brasile) nel cui ambito si è occupato della trasformazione del Brand Brasile e alla George Washington University (conferenze e seminari in materia di comunicazione e migrazioni). In Italia (negli anni ’80 e ’90) è stato titolare di corsi a contratto a Roma (Università Luiss e Lumsa) e a Siena.

George Washington University


Giornalista, saggista, scrittore
Giornalista, iscritto come pubblicista all’Ordine dal 1970 (50 anni di appartenenza nel 2020, con 3.500 articoli scritti e pubblicati), ha collaborato con quotidiani e riviste di rilievo nazionale, scrive abitualmente opinioni su media on line (Linkiesta, ArcipelagoMilano, Moondo-Info, L’Indro, Key4biz). E’ direttore di Rivista italiana di comunicazione pubblica (fondata nel 1998, con Giuseppe De Rita presidente del CS, fino al 2010 edita trimestralmente da Franco Angeli, poi on line su FB). E’ condirettore di Democrazia futura, rivista-dossier promossa dall’Associazione Infocivica, pubblicata in rete da Key4Biz, dedicata all’evoluzione del sistema massmediologico e la qualità della politica.

Dal 2009 è stato membro del comitato di direzione della rivista mensile di cultura politica Mondoperaio, diretta da Luigi Covatta (La collaborazione con la rivista datava dal 1979 con Federico Coen direttore e dal 1981 era membro del comitato di redazione). E’ rimasto impegnato nella rivista con la direzione successiva di Cesare Pinelli ed è membro del Comitato direttivo.
Ha scritto una sessantina di libri, per metà nelle aree disciplinari della comunicazione, dei media e del marketing pubblico (venti libri, dal 1987 a oggi, sono stati dedicati alla continua evoluzione della comunicazione pubblica) e per l’altra metà in materia di storia, politica e identità italiana.
Nel 2018, nell’ambito editoriale promosso dal prefetto e consigliere di Stato Carlo Mosca, presso Editoriale Scientifica, ha risposto a cento domande di Stefano Sepe attorno al suo percorso professionale e in particolare istituzionale (Il dilemma del re dell’Epiro).


Da marzo 2020 ha attivato nell’ambito dell’Osservatorio dell’Università IULM sulla comunicazione pubblica uno speciale programma su “comunicazione e pandemia” con rassegne, webseminar e la sintesi delle analisi pubblica in “Pandemia. Laboratorio di comunicazione pubblica“, Editoriale scientifica (Napoli), novembre 2020. Nel corso degli anni è stato responsabile di una quarantina di programmi di ricerca applicata nei suoi ambiti di competenza (pubblicazioni e attività di ricerca sono dettagliate per gli ultimi venti anni nel sito andreac223.sg-host.com).

Public Branding – Per un nuovo modo di narrare i territori e la loro identità, EGEA, marzo 2021. Un ripensamento generale per il dopo-pandemia dei paradigmi che riguardano identità, narrative e attrattività di nazioni, città, territori.

L’ultimo libro edito – nell’intesa scrittura nel biennio della pandemia – dedicato alla “riforma sociale” della comunicazione pubblica in Italia: “governare la spiegazione“. Presentato e discusso la prima volta al CNEL a Roma il 15 dicembre 2021.





(di sabato perché è abitudine comprare il pollo al girarrosto)

Pubblicazioni dal 2001 al 2020 – Per anno (elenco dettagliato) – https://stefanorolando.it/?p=3200
Pubblicazioni dal 2010 al 2020 – Per materia (elenco dettagliato) – http://stefanorolando.it/?p=3177
Principali libri pubblicati (1970-2022)
- “Delitto e castigo” – La guerra della Russia di Putin in Ucraina – Informazione, comunicazione e propaganda parte strategica del conflitto – LUMI edizioni universitarie, novembre 2011.
- Bombe su Milano, ottobre 1942, di Ugo Savoia – Prefazione – Castelvecchi editore, ottobre 2022
- La bussola di krisis – coautore con Mario Pacelli e Giampaolo Sodano . Heraion, ottobre 2022
- Pubblicità&Pandemia – Prefazione di Alessandra Mazzei, conclusioni di Vanni Codeluppi – Libreria Universitaria editrice – Febbraio 2022
- Comunicazione pubblica come teatro civile – Governare la spiegazione, riforma importante, ES-Editoriale scientifica, novembre 2021.
- Abitare le tenebre, di Fred Sedel – Prefazione di Liliana Segre, post-fazione di Stefano Rolando – L’ornitorinco, ottobre 2021
- Public Branding – Per un nuovo modo di raccontare i territori e la loro identità – EGEA, marzo 2021.
- Pandemia. Laboratorio di comunicazione pubblica – prefazione Gianni Canova, ES-Editoriale scientifica, nov. 2020.
- Glocal a confronto. Piero Bassetti riflette sulla pandemia –prefazione R. Fedriga, L. Sossella editore, nov. 2020.
- Post Azionismo – Scritti civili nell’anno dell’attacco alla democrazia liberale – Prefazione di Emma Bonino – ES-Editoriale scientifica – 2019
- Il dilemma del re dell’Epiro – Vinta o persa la guerra nella vicenda della comunicazione pubblica in Italia? – Con Stefano Sepe – ES-Editoriale scientifica, 2018
- Rappresentazione mediatica e processi comunicativi. La “scatola nera” della questione migratoria. – In Immaginari migratori, a cura di Angelo Turco e Laye Camara, Franco Angeli, 2018 (pagg. 261-284)
- Brand Milano – Atlante della nuova narrativa identitaria (a cura di) – Prefazioni di Giuseppe Sala e Gianluca Vago – promosso da Associazione Brand Milano (Mimesis, 2017).
- Né per lucro, né per inganno – La comunicazione che servirebbe ai cittadini per arginare l’epoca della post-verità (Lumi Edizioni, 2017).
- Magistrati e cittadini – Identità, ruolo e immagine sociale dei magistrati italiani – Rapporto per Scuola Superiore Magistratura, con Nadio Delai, prefazioni V. Onida, G. Silvestri e G. Legnini (F. Angeli 2016).
- L’insufficienza riformatrice – con Giovanni Pieraccini, prefazione di Sabino Cassese (Pezzini editore, 2016).
- Civismo politico – Percorsi, conquiste, limiti (Rubbettino, 2015)
- Citytelling – Raccontare le identità urbane. Prefazione di Gianluca Vago (EGEA, 2015)
- Io amavo il mare, lui la montagna – Ritratto di Carla Voltolina Pertini, prefazione di Giuliano Pisapia, (Arcipelago ed. 2015)
- Comunicazione, potere e cittadini. Tra propaganda e partecipazione (EGEA, 2014).
- Etica e comunicazione (con testi di Carlo Maria Martini) – (Lupetti, 2013).
- La buonapolitica – Cantiere Milano-Italia, prefazioni di Fabrizio Barca e Giuliano. Pisapia (Rubbettino 2012).
- Due arcobaleni nel cielo di Milano (e altre storie), con Giuliano Pisapia (Bompiani, 2012).
- Teoria e tecniche della comunicazione pubblica – Terza e aggiornata edizione (ETAS-Rizzoli, 2011).
- Paolo Grassi. Una biografia tra teatro, musica e televisione – coautore (con C. Fontana, A. Bentoglio, P. Merli) – (Skira 2011).
- La comunicazione pubblica per una grande società (ETAS, 2010).
- Economia e gestione della comunicazione delle organizzazioni complesse – Gli ambiti di convergenza tra comunicazione di impresa e comunicazione pubblica (CEDAM, 2010)
- L’Aquila e il terremoto – Coordinatore del project work del Master MASPI IULM – fascicolo monografico di Rivista italiana di comunicazione pubblica, n. 39/2010 (Franco Angeli).
- Politiche pubbliche per le comunicazioni (coordinatore – prefazione Enzo Cheli ETAS-Rizzoli, 2009).
- Una voce poco fa. Politica media e comunicazione nella vicenda del Partito Socialista italiano dal 1976 al 1994 (Marsilio, 2009).
- Le nostre storie sono i nostri orti, ma anche i nostri ghetti (con Marco Pannella, Bompiani, 2009).
- Brand Milano – Come e perché promuovere l’attrattività di Milano (coordinatore – Ed. Franco Angeli, 2008).
- Transmitting Europe. From great values to small interstices – Democracy and globalisation (Glocus, 2008).
- Il mio viaggio nel secolo cattivo. Colloquio con Maria Luigia Nitti Baldini (Bompiani, 2008).
- Quarantotto – Argomenti per un bilancio generazionale (Bompiani, 2008).
- Il fattore immagine nelle relazioni tra Italia e Romania (coordinatore, ed. Franco Angeli, 2007).
- La democrazia partecipativa in Europa e in Italia (con Rappresentanza. UE in Italia, F. Angeli 2006).
- Rapporto al Ministro Funzione Pubblica sulla comunicazione istituzionale in Italia (DFP, 2005).
- La comunicazione di pubblica utilità (F. Angeli, 2004, due volumi).
- E-democracy (con A. Papini, nel Rapporto Innovazione tecnologica Italia, intr. Lucio Stanca (MIT, 2004).
- Teoria e tecniche della comunicazione pubblica (Etas, 2003, prima edizione 2001).
- Per essere Parlamenti (co-autore, Guerini, 2003).
- La scuola e la comunicazione-Rapporto al Ministro della P. Istruzione – Prefazione Luigi Berlinguer (F. Angeli, 2000).
- La capitale umorale-Scritti su Milano (Milanometropoli, 1999). Presentato a Milano da Carlo Tognoli.
- La customer satisfaction nel settore pubblico (con Giampaolo Fabris, F.Angeli 1999).
- Italia-Europa, identità e comunicazione (con Eugenio Lio, F. Angeli, 1999).
- Un Paese spiegabile (ETAS, 1998)
- Un’altra idea di questo Stato (Costa&Nolan 1996).
- La grande mela e altri frutti proibiti-Viaggio nell’America dei new media (Armando 1995)
- Rapporto sulla comunicazione pubblica in Italia, prefazione di Giuseppe De Rita (per Cnel, Bibliografica 1995).
- Comunicazione pubblica – Modernizzazione dello Stato, diritti del cittadino (Sole-24 ore, 1992).
- Lo stato della pubblicità di Stato (Sole-24 ore,1990).
- Il principe e la parola (prefazione di Giuliano Amato, Comunità, 1987).
- Nello Stato spettacolo – 50 idee, dieci proposte per la cultura italiana (con Vittorio Giacci e Bruno Pellegrino – Introduzione di Claudio Martelli) – Guanda, 1982
- Quella parte di cinema chiamata televisione (con Vittorio Giacci, Guanda 1981).
- Caro Avanti! – Mille lettere dall’interno del PSI (1976-.1978) – Prefazioni di B. Craxi e C. Signorile, Marsilio 1979
- Brasile, società e potere (La Nuova Italia, 1970)




Articolazione del CV e delle pubblicazioni sul sito della Università IULM al link
http://www.iulm.it/wps/wcm/connect/iulmit/iulm-it/docenti/rolando-stefano
In questo Blog
Stefano Rolando – Pubblicazioni
Principali pubblicazioni –
- http://stefanorolando.it/?p=307
Libri (monografie, colloqui, prefazioni e capitoli) – Saggi – Articoli – Anche alcune interviste e presentazioni (audio e video) a convegni
- Stefano Rolando – Pubblicazioni dal 2001 al 2019 – Per anno (elenco dettagliato) –https://stefanorolando.it/?p=3200
- Stefano Rolando – Pubblicazioni dal 2010 al 2019 – Per materia (elenco dettagliato) – http://stefanorolando.it/?p=3177
- Stefano Rolando – Pubblicazioni nel 2019
- https://stefanorolando.it/?p=3270
- Stefano Rolando – Pubblicazioni nel 2020
- https://stefanorolando.it/?p=3793
- Stefano Rolando – Pubblicazioni nel 2020 – Per materia
- https://stefanorolando.it/?p=3799
- Stefano Rolando – Pubblicazioni nel 2021 – Libri, articoli, interviste, video-registrazioni.
Coordinamento e realizzazione di Rapporti di ricerca applicata (nel periodo di insegnamento universitario 2001-2020)
Video
Stefano Rolando – Video su Youtube 2008-2018
http://stefanorolando.it/?p=2009
Stefano Rolando- Video sui Youtube 2019
Grazie per il commento alle due splendide interviste alla senatrice Liliana Segre e a Sami Modiano. Commoventi e persino sconvolgenti. Ero rimasta particolarmente colpita dalla durezza di una “espulsione da tutte le svuole di ogni ordine e grado”, ricordata da entrambi proprio a causa della impossibilità di darsene una ragione. Italiani brava gente abbiamo consentito tutto questo e vorrei che questo ottantesimo anniversario potesse davvero servire a prendere coscienza delle responsabilità di tutti. Non solo Mussolini.
Mi piacerebbe comunicare con Stefano Rolando attraverso uno scambio accademico in qualità di studente alla Maestria de Comunicación, in Argentina
Mi dispiace di vedere solo ora con molto ritardo il messaggio. La mia posta universitaria è stefano.rolando@iulm.it . Quella personale è stefano.rolando@gmail.com.
Possiamo scambiarci informazioni più ampie?
Grazie e cari saluti
SR
Dear prof. Rolando,
How are you?
For the 2nd edition of my book Rebranding Europe, I am conducting a series of online interviews. I would be very honoured if you would accept to answer 4 questions by email. In case you accept, I would appreciate answers with no more than 100 words. You may also respond to part of the questions.
(1) What is the most substantial difficulty for public communicators during the Covid-19 pandemic?
(2) What are the 3 main communication actions that worked efficiently?
(3) What did not work and needs to be reviewed ?
(4) Did the crisis communication in place support the overall communication – did you have to adapt & how?
Kind regards,
Stavros Papagianneas