Il dilemma del re dell’Epiro. Album delle figurine n. 18, martedì 31 luglio 2018.

A pagina 71 del libro-intervista “Il dilemma del re dell’Epiro” è scritto:
 
A guardia del mio angolo di lavoro in casa tengo una foto incorniciata con Norberto Bobbio che, nel quadro descritto, ha rappresentato una catena di occasioni (a Torino, a Roma, anche a Milano) per tenere in carreggiata alcuni miei pensieri. Tuttora la parola “socialista” nel mio immaginario dell’etica pubblica significa esattamente l’opposto di quello che ha finito per radicarsi nel vocabolario corrente, per fortuna con revisioni a poco a poco intervenute che prima o poi renderanno giustizia a una complessa vicenda”.
 
Foto
Norberto Bobbio, premio speciale della cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla cerimonia di Villa Madama nel 1992. Franco Fortini ne descrisse il profilo cartesiano. Lui stesso sul ruolo dell’intellettuale scrisse: “Mi ritengo un uomo del dubbio e del dialogo. Del dubbio, perché ogni mio ragionamento su una delle grandi domande termina quasi sempre, o esponendo la gamma delle possibili risposte, o ponendo ancora un’altra grande domanda. Del dialogo, perché non presumo di sapere quello che non so, e quello che so metto alla prova continuamente con coloro che presumo ne sappiano più di me” (Elogio della mitezza, Linea d’ombra edizioni, Milano 1994).
– La cover della rivista di cultura politica “Mondoperaio” tra gli anni ’70 e primi anni ’80. Norberto Bobbio era stato a lungo tra le firme più autorevoli. Entrai nel comitato di redazione nel 1979, con la direzione di Federico Coen. Qui il fascicolo 7-8 del 1981 con un mio intervento sulla politica televisiva in Francia, in un dossier dedicato alla “svolta Mitterrand” aperto da Bernardo Valli e Giuliano Amato.

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