A pagina 152 del libro-intervista è scritto
“Dopo la decennale esperienza a Palazzo Chigi, si erano manifestate varie ipotesi di lavoro. La prima mano allungata mi venne dall’ambasciatore Boris Biancheri, segretario generale della Farnesina e amico da tempo. Mi propose – nella prospettiva di sostituire il francese Philippe Roussillon – la segreteria generale della Unione Latina a Parigi, una piccola organizzazione internazionale che affiancava l’Unesco per consolidare le culture neo-latine. Conoscevo bene l’organismo, avendo presieduto nella prima parte degli anni ’90 la Giuria del Premio Unione Latina (con figure di grande rilievo culturale come Jorge Amado, Josè Saramago, Philippe Sollers, Emilio Tabucchi e tanti altri grandi autori nella compagine). Feci altre opzioni, come spiegherò, ma qui avrei ricollocato un segmento creativo di varie mie esperienze”.
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- La conferenza stampa (novembre 1993) al Caffè Greco a Roma della Giuria del Premio internazionale “Unione Latina”, con Jorge Amado e Josè Saramago.
“A titolo volontaristico – come tantissime cose della mia vita – assunsi in spirito di volontariato nel 1995, su proposta del Sindaco di San Sepolcro, a seguito dell’esperienza del 1992 di promozione dei grandi cinquecentenari dedicati al Rinascimento – la presidenza della Fondazione “Piero della Francesca”, che condivisi con la direzione generale, colta e dedita, dell’organismo svolta da Valentino Baldacci. Un’esperienza per entrambi molto difficile, contrastata dai partiti politici del territorio (soprattutto di sinistra) e comunque dai soggetti di potere tipici dell’aretino, a cui misi termine con durezza scrivendo al ministro dei Beni culturali Antonio Paulucci, con cui avevamo in quell’esperienza presentato al Capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro, la straordinaria edizione promossa dalla Fondazione del trattato sulla geometria euclidea scritto di Piero della Francesca De quinque corporibus regularibus. Ho poi pubblicato quella lettera integralmente nel mio libro “Quarantotto” (Bompiani, 2008) per non sottacere i metodi di quell’ambiente politico territoriale che gli anni si sono incaricati poi di mettere fuori gioco”.
- Palazzo del Quirinale (1996), con il Ministro per i Beni Culturali Antonio Paolucci, presentazione al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro del trattato di geometria euclidea di Piero della Francesca rieditato dalla Fondazione “Piero della Francesca”