
Dalle elezioni dello scorso marzo a oggi, un anno.
Un anno difficile, imprevedibile, che ci va obbligando a rifare i conti rispetto al nostro futuro.
Sarebbe sciocco e sbagliato non rifare i conti anche con la nostra storia.
Un anno di scritti civili, quasi giorno per giorno. Riannodando percorsi della vita e della partecipazione, ritrovando alcuni valori ineludibili per non smarrire le speranze.
Nei prossimi giorni proverò a dire qualcosa di più.
Oggi ricevo dall’editore la copia staffetta. Comunico la copertina per quello che è. Semplice, allusiva. Un po’ drammatica. Grazie a Emma per avere scritto la prefazione, che parla di una “certa maledizione”…