Ho frequentato la Scuola elementare parrocchiale SS. Nereo e Achilleo, a Milano (Argonne/Città Studi), perchè nato a febbraio ero mezzo anno avanti e così la scelta è caduta sulla Scuola della parrocchia che stava esattamente davanti a casa.
La maestra era la signora Gianna Righini, alla sua prima esperienza. Ci ha portato fino alla quinta elementare.
La prima elementare si è svolta nell’a.s. 1953-1954. Ma non c’è la fotografia.
La seconda elementare si è svolta nell’a.s. 1954-1955. Vivo ricordo a scuola di una mattina tutti davanti al televisore (che debuttava proprio nel ’54) per il ritorno di Trieste all’Italia (5 ottobre 1954). Qui eravamo schierati nel sabbioso e sassoso (ma meraviglioso) campo di calcio della Parrocchia, alle spalle le nuove costruzioni di Via Marescalchi. Le mani della Maestra erano appoggiate sulle spalle mie e di Trillò.La III elementare si è svolta nell’a.s. 1955-1956 (la piccola medaglia appuntata era per merito scolastico; mi pare che ce l’avesse anche Diego Masi, terzo da destra in prima fila). Foto dal terrazzino dell’aula di Musica. Dovebbe essere stato l’anno della Comunione e della Cresima (quindi l’anno della complessa esperienza di “crociatino scelto”). La IV elementare si è svolta nell’a.s. 1956-1957. In quarta non si portava più il grembiule nero. Ma un maglione carta da zucchero di inverno e una camicia girgiolina con il cravattino nei mesi più caldi. Esattamente sotto la Maestra, con perfetta riga sulla sinistra, il capo dei capi, il duro della classe, Ninni Spinella. La V elementare si è svolta nell’a.s. 1957-1958. Le foto si facevano verso giugno così che la divisa è sempre estiva. Si cresce. Alla mia sinistra il mio compagno di banco Giorgio Maini. Il fotografo aveva trovato l’angolo erboso attorno ai muri della parrocchia. La Maestra Righini al centro. Il primo a destra in seconda fila è Gigetto Gismondi, al secondo piano della mia casa (noi stavamo al quarto). Lui forte in aritmetica. Io in italiano. Incredibile, ormai in quinta elementare si poteva anche fare una foto senza la Maestra. Eccola qui. Più o meno stesse posizioni, ma io sono passato in alto a sinistra. Il sussidiario dell’anno si chiamava “Cervino” e in copertina aveva la ripidissima parete a punta).