Stefano Rolando. Profilo europeo (agg. 20.3.2022).

1986 – Fondazione Cini, Venezia – Con il commissario europeo alla Cultura e all’Informazione Carlo Ripa di Meana per la fondazione del “Club di Venezia”
Roma – Caffè Greco – 1991 – Per la costituzione della giuria del Premio “Unione Latina” con i Premi Nobel Jorge Amado e Josè Saramago.
Dublino, 1992 – Con la Presidente della Repubblica irlandese Mary Robinson
Venezia, Ca’Farsetti – Con Mike Granatt (direttore COI UK) e Enrico Giovannini (presidente Istat) all’apertura del Club of Venice del 2011.
Roma (1985) con Jack Lang e Massimo Fichera.
Venezia (2011) – Apertura della sessione autunnale del Club di Venezia con tutti i delegati nazionali e comunitari.
Bonn (1989) con il sottosegretario all’informazione del governo tedesco poco dopo la caduta del muro di Berlino
Cadenabbia, Villa Adenauer (1987) – Colloquio italo-tedesco sulla reciprocità di immagine
Roma, Palazzo Chigi (1987) – Con Friedrich Ruth, ambasciatore di Germania in Italia.
Roma – Presidenza del Consiglio – Dipartimento per l’informazione e l’editoria (1990) – Con il vicemistro della cultura rumeno Coriolan Babeti, nella preparazione della prima missione culturale italiana a Bucarest dopo la caduta del regime di Cesausescu.
Francoforte (1988) – Con i ministri degli Esteri di Italia e Germania, Giulio Andreotti e Hans Dietrich Genscher, all’aperta della Buchmesse “Italia ospite d’onore” (sulla sinistra il direttore della Buchmesse Peter Waidhass)
Brussels,18 October 2012, 3rd European Conference on Public Communication Closing session © Committee of the Regions / Wim Daneels – Con il direttore generale del Consiglio UE Hans Brunmayr e il segretario generale del Club of Venice Vincenzo Le Voci
Vienna (2008) – Una delle 36 assemblee (dal 1986) plenarie pre-estive del Club di Venezia, con tutti i direttore della comunicazione dei governi dei paesi membri e delle istituzioni della UE.
Milano, Università IULM (2015) – L’Europa e la visione di Altiero Spinelli (con Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento europeo, già direttore della Rappresentanza della Commissione EU a Roma e già stretto collaboratore di Altiero Spinelli al Parlamento europeo)
Melfi – Centro culturale Nitti (25 aprile 2014) – Con Pier Virgilio Dastoli e Renata Colorni per commemorare Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni in occasione del 69° anniversario della Liberazione.

Stefano Rolando, è nato a Milano nel 1948, laureato in Scienze Politiche e specializzato alla Scuola di Direzione Aziendale (SDA) della Bocconi, ha vissuto in Italia tra Milano e Roma e, con frequenza, anche in Francia. Professore universitario di ruolo (raggruppamento di Economia e gestione delle imprese) dal 2001 al 2018 all’Università Iulm di Milano, presso cui dal 2018 è direttore scientifico dell’Osservatorio europeo sulla comunicazione pubblica, il public branding e la trasformazione digitale.

  • Tra i primi lavori professionali ha collaborato, all’inizio degli anni ’70, con il commissario europeo agli Affari industriali e tecnologici Altiero Spinelli nel quadro di una ampia ricerca sul futuro economico e industriale (in campo siderurgico) dei paesi del bacino del Mediterraneo. Nel corso degli anni ’70 ha lavorato in diversi paesi europei (Germania ovest ed est, Grecia, Francia, Gran Bretagna, Belgio) nel team di comunicazione di impresa operante a Roma per il gruppo IRI-Finsider.
  • Dirigente della Rai (1977-1982) e direttore generale dell’Istituto Luce (1982-1985) ha partecipato in vario modo alle relazioni europee nel settore della cooperazione in materia audiovisivo, tra l’altro come membro della commissione ministeriale bilaterale per la cooperazione cinematografica italo-francese, attivata dal ministro italiano dello Spettacolo Lelio Lagorio e dal ministro francese della Cultura Jack Lang. Ha guidato delegazioni italiane al festival cinematografico di Mosca e ha conseguito importanti esiti nei festival di Cannes e di Berlino.
  • Dal 1985 al 1995 è stato direttore generale dell’informazione e dell’editoria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. In questi anni è stato presidente (1990-1992) di Eurovisioni (Forum-festival promosso annualmente a Villa Medici a Roma, dopo di lui sono stati presidenti Kristof Zanussi e Luciana Castellina) ed è stato co-presidente della Conferenza europea dell’audiovisivo svolta con l’egida della Commissione e del Parlamento europeo (con l’amb. Bernard Miyet, poi segretario generale agg. ONU).  E’ stato presidente della Giuria del Festival del cinema italiano ad Annecy. Ha coordinato nel 1988 la partecipazione italiana “ospite d’onore” alla Buchmesse di Francoforte. E’ stato il coordinatore della rassegna di eventi culturali “Italia-España” nel 1990 e ha coordinato eventi dedicati all’editoria italiani in quasi tutti i paesi europei. Nel 1987 ha promosso unitamente all’amb. Franz Keil (direttore del Bundespresseamt di Bonn) a Villa Adenauer a Cadenabbia il colloquio italo-tedesco sulla “reciprocità di immagine”.Nel 1989 è stato invitato dal governo tedesco a Berlino per un workshop sull’informazione dedicata all’Europa appena dopo la caduta del muro presieduto dal sottosegretario di Stato alla Cancelleria tedesca. Nel 1990 ha coordinato la programmazione degli eventi di cultura e comunicazione in Italia e in Europa nel quadro del semestre di presidenza italiana della UE. Nello stesso anno, dopo la caduta del regime comunista in Romania, ha organizzato la prima missione italiana a Bucarest nei campi della cultura e della comunicazione.  Nel 1992 è stato capo della delegazione italiana alla conferenza Csce a Cracovia (Polonia) sulla difesa dei patrimoni culturali e i connessi problemi di informazione. Nel 1993 è nominato dal Consiglio dell’Unione Latina (con sede a Parigi) presidente del Premio internazionale “Unione Latina” che fonda a Roma con Philippe Roussillon, Jorge Amado e Josè Saramago. Per due volte è stato candidato alla direzione generale (DG 10) della Commissione europea e anche alla segreteria generale del Consiglio europeo (in tutti questi casi l’opzione delle scelte non prevedeva l’Italia o ha visto alla fine l’Italia fare scelte per altri ambiti ).
  • Nel 1986 ha fondato il Club di Venezia, sotto l’egida della Commissione europea (Commissario Carlo Ripa di Meana) e del Parlamento europeo, nel quadro delle relazioni europee assunte dal governo italiano in materia di comunicazione istituzionale. La rete dei responsabili del settore dei governi nazionali e delle istituzioni europee in 36 anni divenuta una vasta realtà professionale, con segretariato presso il Consiglio europeo, di cui è rimasto stabilmente presidente anche dopo aver lasciato l’Amministrazione centrale (1995) fino ad oggi, con all’attivo circa duecento conferenze (tra plenarie, seminari e forum) che si svolgono in tutte le più rilevanti città europee (paesi membri e paesi candidati).
  • Tra il 1995 e il 1996, direttore centrale del gruppo Olivetti alle Relazioni esterne e istituzionali, ha assunto anche la responsabilità delle relazioni europee.
  • Tra il 1997 e il 2005 è stato segretario generale del Consiglio regionale della Lombardia (essendo attivo animatore delle relazioni tra le assemblee regionali dei “Quattro motori”, Lombardia, Catalogna, Rhônes Alpes e Baden Wϋrttemberg) e poi segretario generale della Conferenza nazionale dei presidenti delle assemblee regionali (curando le relazioni con l’omologo organismo di rappresentanza europea, la CALRE).
  • Ha alte onorificenze di tre paesi membri della UE: Italia (nel 1985 e nel 1993), Francia (1991) , Romania (2008) in questo paese dl 2004 al 2008 ha realizzato due cicli di ricerche pubblicati dall’editore F. Angeli  – in collaborazione con i due governi – sulla reciprocità di immagine tra i due paesi e le due opinioni pubbliche).
  • Dal 2006 al 2010 è stato due volte rappresentante italiano (nominato dal Min. Esteri) nel Consiglio scientifico Unesco-Bresce a Venezia. Nel 2014 è stato advisor della Presidenza del Consiglio dei Ministri (sottosegretario Giovanni Legnini) per la  costruzione della macroregione europea adriatico-jonica.  Nel 2016 è stato parte di una missione europea a Gaziantep (Turchia) per la conferenza italo turca (UE/MAE) dedicata alla cooperazione per la fase di post-emergenza di profughi e rifugiati siriani. Relazione sul modello di fronteggiamento comunicativo e relazionale di nuovi bisogni. Nel 2018 è stato a Tunisi per aprire i lavori della Conferenza euro-mediterranea su Comunicazione e Migrazioni, promosso da ICMPD (UE), Club di Venezia e governo della Tunisia. Nel 2019 (23-24 marzo), a Bièrges (in Belgio) partecipazione alla riunione del Consiglio internazionale di Maison Shalom, per la creazione della Fondazione Maggy Barankitse di cui è parte. Dal 2018 è componente del Consiglio scientifico del Movimento europeo (Sezione italiana, presieduta da Pier Virgilio Dastoli). Il 16 febbraio 2022 ha tenuto il discorso inaugurale a Tolosa nell’aula della Assemblea regionale della Occitania della conferenza europea (nel semestre di presidenza francese della UE) dedicata alla comunicazione istituzionale territoriale.
  • Continuata nel corso degli anni è stata l’attività di svolgimento di lezioni e conferenze in ambito europeo. Nel 1999-2000 è titolare del corso di Linguaggi istituzionali all’Università di Lugano in Svizzera. Nel 2004 svolge a Moscow School of Political Studies un ciclo di conferenza a San Pietroburgo sugli sviluppi della comunicazione istituzionale in Italia e nel quadro comunitario. Nel 2007 è invitato dalla Università Computense di Madrid a tenere una conferenza all’Escurial sulla storia di Milano e delle sue acque interne (in vista dell’Expo di Saragoza dedicato all’acqua). Nel 2007 al Guggenheim Museum di Bilbao, su invito del governo Basco, tiene la relazione di apertura al convegno, introdotto da Jeremy Rifkin, su “Media, istituzioni e società nel processo di integrazione europea”. Nel 2010 a Istanbul nel quadro degli eventi per “Istanbul capitale europea della cultura 2010” introduce la conferenza aperta con il sindaco della città Kadir Topbas, in materia di comunicazione di crisi. Nel 2013 a Bruxelles, alla quarta edizione di Europcom, presso il Parlamento europeo, è relatore nel panel dedicato ai rapporti tra comunicazione pubblica e politica. Ancora nel 2014 tiene al Comitato Regione UE a Bruxelles una conferenza sul caso “Brand Milano” in vista di Expo 2015.
  • Lavora dal 2020 al progetto di ricerca (linee di sviluppo, di crisi e di riprogettazione) di “Brand Europa”.
  • Ha scritto libri e parti di libri di contenuto europeo, tra cui: Italia-Europa, identità e comunicazione (con Eugenio Lio e prefazione di Giuliano Amato, F. Angeli, 1999); La democrazia partecipativa in Europa e in Italia (F. Angeli 2006); Transmitting Europe. From great values to small interstices – Democracy and globalisation (Glocus, 2008). Ha introdotto – con Fabio Fabbri e Bino Olivi – la corposa raccolta dei Discorsi per l’Europa edito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1987. Tra i saggi: Comunicare l’Europa.Identità,valori, interessi in S. Rolando, La comunicazione di pubblica utilità, Franco Angeli, 2004; Sulla comunicazione istituzionale in Europa ai tempi di Covid19 in S. Rolando, Pandemia.Laboratorio di comunicazione pubblica, ES-Editoriale Scientifica, 2020. Ai temi della comunicazione europea sono dedicate alcune parti del recente Comunicazione pubblica come teatro civile – Governare la spiegazione ( Editoriale scientifica, 2021).

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