Nota dell’OSSERVATORIO COMUNICAZIONE PUBBLICA, PUBLIC BRANDING E TRASFORMAZIONE DIGITALE Università IULM, Milano – Dipartimento Business, Diritto, Economia e Consumi – Business, Law, Economics and Consumer Behaviour – Via Pietro Filargo 38 – r. 7214 (IULM 7) – 20143 Milano – 02.89141.2639 – comunicazione.pubblica@iulm.it – Direttore scientifico: prof. Stefano Rolando
Varese 27 luglio 2021
Gli interventi del Sindaco di Varese Davide Galimberti e della Vicesindaco Ivana Perusin e dei partner dell’Amministrazione nel progetto (Università IULM di Milano-Osservatorio Comunicazione pubblica e Public Branding con Stefano Rolando, direttore scientifico, e con Maurizio Trezzi e Roberta Bianchi) e European House Ambrosetti (con Pio Parma, senior consultant).
Il progetto calato nell’attuazione del programma “sostenibilità e innovazione” della Città di Varese assume ora la denominazione InnoVa


- Da sinistra Gianluca Gardelli dirigente “Gestione Territorio” del Comune di Varese, la vicesindaco Ivana Perusin, Stefano Rolando (direttore scientifico dell’Osservatorio CP-IULM), il sindaco di Varese Davide Galimberti, Roberta Bianchi (Osservatorio CP-IULM), Pio Parma (Ambrosetti), Maurizio Trezzi (Osservatorio CP-IULM).
- Un momento della introduzione svolta dal prof. Stefano Rolando alla parte della conferenza dedicata all’analisi sociale e alla prospettiva comunicativa dell’attuazione del programma di “sostenibilità e innovazione” (che assumerà il titolo “InnoVa”), maturato nel progetto Italia City Branding 2020, con venti città italiane selezionate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle sollecitazioni a imprese e cittadini alla partecipazione ad uno dei temi centrali del programma PNRR e della più generale progettazione europea per l’uscita dalla crisi sanitaria, sociale ed economica.
European House Ambrosetti ha presentato i risultati della rilevazione tra imprenditori e associazioni di categoria del territorio di Varese per la collocazione di un hub di ricerca e formativo dedicato alle trasformazioni del sistema tecnologico e produttivo in particolare per la mobilità sostenibile.
Osservatorio CP-IULM ha presentato i risultati dell’ascolto di esponenti del sistema sociale, della conoscenza e dei servizi orientato alla percezione pubblica del tema “sostenibilità” nel quadro di un’evoluzione stessa delle dinamiche di brand della città e del territorio.
Attorno alla nuova denominazione del progetto il Sindaco Davide Galimberti “InnoVA, Mobilità e Sostenibilità per il futuro”, ringraziando i partner del progetto per il contributo rilevante all’evoluzione di una idea-visione che entra ora nella fase di comunicazione pubblica, ha detto: “La scelta del naming porta con sé una visione più ampia dell’iniziativa. La mobilità è certamente uno degli elementi che rendono un territorio sostenibile e l’innovazione è il processo attraverso cui vogliamo far crescere Varese, la città, la sua economia, la sua cultura, per chi la vive e per chi qui lavora e studia, e il suo brand. Un concetto che abbiamo sviluppato insieme ai nostri partner con due approfondimenti e ricerche utili a preparare il terreno per le future attività”.
Elementi del contributo di Stefano Rolando (Università IULM)
- E’ chiaro che una politica concreta di sostenibilità mette in campo una relazione interattiva forte con il sistema di impresa (e quindi con un soggetto crucile della trasformazione tecnologica) e con il sistema sociale e civile (e quindi in senso ampio con la trasformazione identitaria).
- Quanto il Sindaco Galimberti ha indicato in apertura e il dott. Pio Parma ha tratteggiato nell’analisi dell’ascolto del sistema di impresa nel territorio di Varese segnalano ciò che per noi è una potenziale evoluzione di brand urbano. Infatti il modo con una comunità perepisce, vive e rappresenta una evoluzione identitaria profila molto la correlazione tra gli aspetti materiali e quelli immateriali del patrimonio simbolico collettivo.
- L’esperienza che il nostro Osservatorio ha acquisito prima, durante e dopo Expo 2015 – in particoloare riferita a Milano – è stata un utile cantiere in proposito.
- Avvicinandoci al progetto che vede Varese tra le città selezionate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per creare un sistema di modellistica di politiche pubbliche e di relazioni sociali abbiamo sinceramente pensato che governare questo processo – in particolare con la pandemia ancora in atto – è assai più importante per una Amministrazione pubblica che lanciare un ennesimo piano di marketing territoriale. Tra l’altro con più rispetto verso cittadini, imprese e utenti che valutano ora in maniera molto sensibile il rapporto tra investimenti pubblici e qualità della vita.
- E’ altrettanto evidente che poi il momento dell’attrattività arriva lo stesso, come dimostra la necessità delineata da Ambrosetti di promuovere un concorso responsabile del sistema di impresa rispetto all’hub green che si va progettando. Ma il convicimento su cui ci siamo trovati in sintonia con l’Amminstrazione è di far precedere sia questa sollecitazione sia le attività di comunicazione mettendo a fuoco una strategia di trasformazione complessiva compatibile a funzionalità non casuali ma tese in modo dimostrabile alla qualità sociale.
- Sentirete tra poco da Murizio Trezzi e Roberta Bianchi gli esiti di ascolto con rappresentanti degli ambiti sociali ed educativi che esprimono bisogni, attese e preoccuopazioni.
- E’ vero che il tema della sostenibilità è al centro del dibattito pubblico globale e dunque anche dedlla progettazione nazionale (PNRR) ed europea. Ma l’orientamento qui seguito è di non far cadere l’espressione come un portato generale astratto ma come una mediazione dei soggetti della prossimità di ciò che la parola stessa significa nel rapporto tra opportunità e incognite. Tema che riguarda sia pure per ragioni differenti sia imprese che cittadini.
- L’approccio che seguiamo da termpo – e che la crisi in atto ci ha rafforzato – è che senza partecipazione e soprattutto senza spiegazione i rischi aumentano e anche le parole epocali rischiano di restare puri annunci. Da qui la matrice che ha guidato finora l’ascolto ma che vuole guidare anche la fase comunicativa pubblica di tenere in grande rilievo l’analisi del contesto di reattività sociale della città e gli elementi che emergono circa l’adattamento del public branding prooprio nei problemi che brevità vogliamo chiamare post-pandemici.