Lettere dalla Merica – n. 4/2022 L’America al voto. Nessun pronostico.

Articolo di Paolo Giacomoni

24.10.2022

Tra quindici giorni si vota e il risultato sarà anyone’s guess, come dire che per predire l’esito delle elezioni si può anche tirare a indovinare.

Ma se gli elettori non fossero verdi, si potrebbe anche prevedere un certo successo del partito democratico.

Dopo due anni di presidenza Biden, la Merica si trova in una situazione di pieno impiego e di crescita economica, con un programma rooseveltiano di lavori pubblici, con finalmente una legge per modulare la vendita delle armi da guerra ai privati e con una gestione molto ragionevole della crisi russo-ucraina, il tutto dopo aver organizzato una efficientissima azione di vaccinazione capillare ed aver favorito la ripresa economica con lo stimolo post-covid.

Certo, c’è l’inflazione.

Certo, il tasso di interesse per l’acquisto di una casa è al 6%, e oggi pare una cosa terrificante mentre venticinque anni fa, quando sono arrivato a Long Island, io avevo comprato una casa con tasso al 6.5% e tutti mi dicevano che era un tasso favorevolissimo!

Certo, gli elettori hanno la memoria corta, ma si può sempre evitare di prenderli tutti per degli imbecilli.

È pur vero che il peggior nemico è l’alleato stupido, e nell’attesa che il prossimo congresso legiferi sull’aborto, gruppi di esaltati spediscono pillole “del giorno dopo” alle donne incinte negli stati anti-aborzionisti, e riempiono le pagine di internet insegnando come ottenere l’aborto con metodi da fattucchiera, per esempio utilizzando il prezzemolo, rametti e foglie in situ e infusione per via orale. Contro questi personaggi che praticano la medicina senza averne la capacità giuridica (oltre che tecnica) e che terrorizzano i moderati suscettibili di non votare per i trumpisti, nulla si può fare, e ci si può aspettare una recrudescenza di manifestazioni “progressiste” in sèguito alla sentenza del giudice californiano che ha assolto con  formula piena, il fornaio accusato di discriminazione perché si era rifiutato di preparare una torta per un matrimonio gay.

Un carissimo saluto dall’Alabama. Che entra lentamente nell’autunno dagli alberi policromi.

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