
La gerarchia dei ringraziamenti e degli apprezzamenti
Come si sente dire, c’è chi apprezza il ritorno di un vigore romantico e senza toni ambigui e farisaici che appartiene anche alla storia della destra sociale. E c’è chi lamenta l’assenza di un pragmatismo di governo che individua la gerarchia dei programmi e la chiarezza sulle risorse (il “rinvio di misure che non siano connesse alla crisi energetica” è, caso mai, un responsabile colpo di freno un po’ su tutto).
Si dovrà riflettere bene su tante cose di questo discorso, articolato in una trentina di punti. Che induce a qualche revisione attorno all’immagine e alla conoscenza di Giorgia Meloni nuovo format, ma anche a qualche conferma di opinione.
Intanto però una sorta di estetica inconscia (oppure ben conscia, da discutere), di un discorso importante oggi per lei e per gli italiani, è ricavabile dall’unica gerarchia che le parole mettono a disposizione. Cioè lo sgranare lungo tutti i 68′ del discorso – citazioni a parte – i ringraziamenti e gli apprezzamenti, che in altre occasioni avvenivano tutti in testa o tutti in coda.
Magari mi sono perso qualcosa ma ho segnato in quest’ordine.
1. Il presidente Mattarella
2. La coalizione di Centrodestra.
3. Il presidente Draghi (“il predecessore”).
4. L’elenco delle donne che hanno stabilito primati civili
5. Il “popolo italiano”.
6. I vertici della UE (tutti e per nome).
7. Le donne e gli uomini delle FF.AA
8. Il “popolo ucraino”.
9. in forma un po’ indiretta, Giulio Tremonti.
10. “Sua Santità Papa Francesco” (al 47′).
11. Giuliano De Seta (il ragazzo di 18 anni che ha perso la vita in un incidente sul lavoro).
12. Il personale sanitario italiano impegnato contro la pandemia.
13. Indistintamente i lavoratori dei servizi sociali.
14. Indistintamente il “terzo settore”.
15. In un commosso ricordo Paolo Borsellino e poi i nomi dei principali magistrati assassinati dalla mafia.
16. Le Forze dell’Ordine (con riferimenti a insufficienze dello Stato nei loro confronti).
17. Enrico Mattei (con riferimento ai paesi oggi che originano migrazioni).
18. Papa Giovanni Paolo II (“un santo”),