A pagina 36 del libro intervista “Il dilemma del re dell’Epiro” è scritto:
“Tra il 1976 (il comitato centrale del PSI al Midas Palace di Roma dove si ribaltano gli equilibri politici e Craxi viene eletto segretario) e il 1978 (congresso di Torino e stabilizzazione del nuovo corso) si apre un grande dibattito tra gli iscritti sulle colonne dell’Avanti! sull’identità, la natura, il rapporto con la tradizione, il sentimento di fronte al cambiamento. Conservavo, giorno per giorno, quelle mille lettere che mi apparivano come una fonte straordinaria di sociologia politica. E – occupandomene nottetempo – ne ricavai un libro (Caro Avanti!) che fu il mio maggior contributo a quella scelta di partecipazione fatta nel 1976. Lo introdussero Bettino Craxi e Claudio Signorile. L’Avanti! stesso dedicò le due pagine centrali del giornale a quello “specchio” della propria storia, con le tensioni, gli smarrimenti, le preoccupazioni di una “base” che in parte comprendeva e in altra parte frenava. Ricevetti (ero già alla Rai, quando il libro uscì) una lettera di Pietro Nenni”.
Foto della copertina del libro “Caro Avanti! – Mille lettere dall’interno del PSI“, Marsilio editori, 1979. Commenti ai capitoli tematici di Aldo Aniasi, Gaetano Arfè, Fabrizio Cicchitto, Luigi Covatta, Gianni De Michelis, Ugo Intini, Maria Magnani Noya, Claudio Martelli, Carlo Ripa di Meana, Valdo Spini, Roberto Villetti.